lunedì 6 dicembre 2004

Forza Italia in movimento...con i suoi giovani

di Gianteo Bordero - 4 dicembre 2004

Silvio Berlusconi ha scelto di investire sui giovani per il rilancio di Forza Italia, di puntare sul loro entusiasmo e sulla loro freschezza affinché il movimento politico da lui fondato possa presentarsi forte alle prossime sfide elettorali e far fronte al calo di consensi emerso alle elezioni europee dello scorso giugno e a quelle suppletive dello scorso ottobre.

Vi sono stati due momenti, negli ultimi dieci giorni, in cui il presidente del Consiglio ha manifestato in maniera chiara questa volontà. Il primo momento...CONTINUA...

Berlusconi, Forza Italia e la sfida liberale

di Gianteo Bordero - 27 novembre 2004

E' un momento molto particolare, per Forza Italia, quello in cui si svolge, all'hotel Planet di Rigutino, il terzo seminario di formazione politica dei giovani azzurri. Silvio Berlusconi, dapprima con le dichiarazioni da Bratislava e poi con la lettera-manifesto pubblicata sul Foglio di Giuliano Ferrara, ha rivendicato in maniera decisa l'identità liberale di Forza Italia come unicum nel panorama politico italiano. Porre l'accento, come ha fatto il presidente del Consiglio, sulla riduzione generalizzata dell'Irpef...CONTINUA...

Il crocifisso da Adel Smith a Francesco Merlo

di Gianteo Bordero - 19 novembre 2004

Fra pochi giorni la Corte Costituzionale sarà chiamata a prendere una decisione importante, non solo dal punto di vista strettamente giuridico, ma anche sotto un profilo culturale e civile: dovrà stabilire, infatti, la "legittimità" o meno della presenza - nelle scuole, negli uffici e in altri luoghi pubblici - del crocifisso. Simbolo religioso e/o simbolo civile? Occasione di "propaganda" cattolica o memoria storica di una cultura e di una civiltà? Dietro alla decisione che si appresta ad assumere la Corte...CONTINUA...

domenica 14 novembre 2004

Perché l'Italia si riscopre cristiana

di Gianteo Bordero - 13 novembre 2004

Si è riaperta, in Italia, la "questione cattolica". L'occasione è stata, dapprima, il dibattito sulle radici cristiane dell'Europa e sul loro mancato inserimento nel Trattato costituzionale dell'Unione, di recente firmato a Roma. Poi è stata la volta della querelle sulla fecondazione assistita e sul referendum radicale abrogativo della legge varata dalla Casa delle Libertà. E' venuto poi il "caso Buttiglione"...CONTINUA...

Come si vince in America: la "ragion politica" di Bush

George W. perde in tv ma vince nelle urne

di Gianteo Bordero - 5 novembre 2004

Un luogo comune che spesso si sente ripetere è che, negli States, le campagne elettorali sono soprattutto (se non esclusivamente) campagne mediatiche: tv, spot, giornali, ed ora anche internet. Una convinzione che contiene un fondo di verità, ma non tutta la verità. Le recenti elezioni che hanno portato alla riconferma di George W. Bush...CONTINUA...

domenica 31 ottobre 2004

L'astensionismo, le ragioni della politica e la sfida al nichilismo della sinistra

di Gianteo Bordero - 30 ottobre 2004

Il sondaggio che Renato Mannheimer ha condotto dopo le elezioni suppletive della scorsa settimana ha messo in luce due dati politicamente significativi. Da un lato, esso ha mostrato come non vi sia stata una sostanziale crescita di consenso per la G.A.D., la "Grande Alleanza Democratica" con cui Romano Prodi pensa di rilanciare la sua leadership - e, ricordiamolo, con uno schieramento che va da Enrico Letta a Fausto Bertinotti, da Clemente Mastella a Luca Casarini. Dall'altro lato, di rimando, è emerso chiaramente - e in misura che deve far riflettere - l'aumento dell'astensionismo tra gli elettori tradizionali del centrodestra. Proprio quest'ultimo dato...CONTINUA...

Laici, non laicisti

di Gianteo Bordero - 23 ottobre 2004

«La regola aurea è che non ci sono regole auree». Questo aforisma di George Bernard Show sembra diventato il motto di molti tra coloro che, in questo periodo, paventano il ritorno del cosiddetto «oscurantismo cattolico clericale» nel nostro paese. Di «clericalismo laico», ad esempio, ha parlato Ezio Mauro in un suo recente editoriale su Repubblica, e a lui hanno fatto eco molti opinionisti e commentatori. La grande questione che è in ballo nel nostro paese...CONTINUA...

Jessica, Sabrina e le cose che dobbiamo difendere

di Gianteo Bordero - 15 ottobre 2004

Il terrorismo non ci dà tregua. Va oltre tutti i fiumi di inchiostro e oltre tutti i pensieri che noi spendiamo per tentare di analizzarne le radici e le cause, ed individuarne i rimedi. Si pensava che i seguaci di Bin Laden non avrebbero fatto passare senza traumi le elezioni afgane, le prime in quell'Afghanistan che è stato la loro culla e il loro campo base fino all'11 settembre di tre anni fa. E invece...CONTINUA...

lunedì 11 ottobre 2004

Sestri Levante annega nelle nuove piscine

di Gianteo Bordero - "Il Giornale - ed. Genova" del 10 ottobre 2004

Prosegue a tutta velocità, a Sestri Levante, la realizzazione del discusso e discutibile nuovo piano regolatore (voluto dalle ultime Amministrazioni di centro-sinistra), che tante critiche e tanto malcontento ha suscitato negli ultimi anni in città. Nelle aree ex-Fit, sulla via Aurelia, sta avviandosi alla conclusione il primo lotto del PRU, con la costruzione di due piscine sul lato monte, e la costruzione di numerose nuove case sul lato mare. Per quanto riguarda le due piscine, nessuno nega la necessità di avere, nella Bimare, un impianto sportivo per il nuoto, ma lascia perplessi il fatto che una delle due piscine, quella “olimpionica” da 50 metri, sarà scoperta e quindi utilizzabile per un limitatissimo periodo dell’anno, e l’altra, quella da 25 metri a sei corsie, sarà coperta, ma non utilizzabile per l’attività agonistica. Un brutto pasticcio, che conferma come il nuovo piano regolatore non risponda alle reali esigenze di sviluppo economico e sociale di Sestri Levante.



Inoltre, per quanto riguarda le nuove case in costruzione sul lato mare dell’Aurelia, esse diverranno per la maggior parte seconde case. Per fortuna la Regione, stanziando un fondo di “edilizia convenzionata”, ha permesso che alcuni cittadini della Bimare potessero accedere – a un prezzo lievemente inferiore – alle abitazioni in costruzione. Ma rimane il fatto che, se fosse stato per la sola Amministrazione comunale, le seconde case avrebbero continuato a proliferare nella città, senza un minimo occhio di riguardo per i sestresi e, soprattutto, per le giovani coppie che decidono di rimanere a Sestri Levante invece di “emigrare” altrove…La giunta di centro-sinistra, che a parole si dice così vicina agli “ultimi” e così attenta alla giustizia sociale, questa volta – come tante altre - si è dimostrata insensibile all’interesse reale di Sestri Levante e dei suoi abitanti. Del resto, tutta la vicenda del nuovo piano regolatore è una vicenda con poche luci e tante ombre. E’ ancora viva, nella cittadinanza, la memoria del fallimento della GEPCO - l’impresa edile che stava realizzando i lavori del primo lotto – e della latitanza del marchese Giacomo Cattaneo Adorno, titolare della stessa GEPCO, ormai da mesi fuggito chissà dove per sottrarsi alla giustizia.



Infine, una parola sugli attuali cantieri di lavoro del nuovo PRU. Questi cantieri, come il gruppo di Forza Italia in Consiglio Comunale ha sottolineato più volte, sembrerebbero non rispondere alle esigenze di sicurezza, soprattutto per quanto riguarda chi si trova a transitare, al fianco degli stessi, sulla trafficata via Aurelia. Infatti, a dividere la zona di lavoro dalla strada è un semplice reticolato metallico. Accesso impedito, dunque, ai pedoni, per l’assenza di marciapiede; e situazione di pericolo per i numerosi motorini e biciclette che lì quotidianamente transitano, e che si trovano di fatto messi in seria difficoltà nel tenere il lato destro della carreggiata. Inoltre, per il modo in cui il reticolo divisorio è stato sistemato, risulta molto difficoltoso svoltare a destra in via della Chiusa: i cittadini residenti in questa via, più volte, hanno mostrano preoccupazione a tal riguardo. Ripetutamente, come detto, il gruppo di Forza Italia e altri gruppi d’opposizione hanno sollecitato l’Amministrazione comunale ad interessarsi di questi cantieri che si trovano sul suo territorio, ma niente finora è stato fatto, e le situazioni di pericolo sottolineate in precedenza rimangono tutte, purtroppo, ancora vive e presenti. Con una scelta poco oculata, si è voluto costruire “a raso” della strada e tutto concentrato in poco spazio: da qui i problemi di sicurezza (da non dimenticare è anche la presenza, a fianco ai cantieri, di due scuole) e di impatto ambientale (il cosiddetto “pugno negli occhi” per chi guarda) notati anche, quest’estate, da molti turisti giunti in città.



Oltre al danno del nuovo piano regolatore, dunque, anche la beffa di queste situazioni descritte. L’Amministrazione prometteva mare e monti col nuovo PRU. Sul mare, per fortuna dei sestresi, lottizzazioni non se ne possono fare; i monti, invece, sono andati in fiamme coi due incendi del 2003 e 2004 a Sant’Anna e Punta Baffe, senza una seria opera di cura dei boschi e di prevenzione. Il verde sparisce, il cemento aumenta…alla faccia dell’amore per l’ambiente e il territorio di cui la sinistra è solita riempirsi la bocca.




Gianteo Bordero

Vice-presidente del Consiglio Comunale di Sestri Levante

Consigliere Comunale di Forza Italia, Sestri Levante
L'sms, le oche di Lorenz e i "nuovi barbari"

di Gianteo Bordero - 8 ottobre 2004

Il rapporto Censis del 2003, nella parte dedicata a "giovani e media", ha messo in evidenza in maniera chiara come ormai il primo strumento di comunicazione usato dalle nuove generazioni sia, senza dubbio, il telefonino. Fin qui nessuna sorpresa: non ci sarebbe neppure bisogno di indagini e statistiche...CONTINUA...

martedì 5 ottobre 2004

I soldi del consiglio comunale all'Anpi
di Gianteo Bordero - "Il Giornale - ed. Liguria" del 5 ottobre 2004
Caro Direttore,

i comunisti non deludono mai! Durante l’ultimo Consiglio Comunale a Sestri Levante, ad esempio, hanno pensato bene di occupare la serata prendendo di mira il governo Berlusconi per il fatto di non aver ancora finanziato le manifestazioni speciali che l’ANPI (Associazione Nazionale Partigiani Italiani) sta organizzando per i 60 della Resistenza. L’occasione era ghiotta: attaccarsi al mancato esborso di pubblico denaro per manifestare tutto il proprio odio nei confronti di colui che lorsignori ritengono essere il “male assoluto”: ovviamente, Berlusconi. Ne abbiamo sentito di tutti i colori: una “summa” di luoghi comuni triti e ritriti, di letture storiche strabiche, di presunti complotti per instaurare in Italia un regime dittatoriale; complotti messi in piedi dal “pericoloso” Cavaliere che siede a Palazzo Chigi. Per un Consigliere della sinistra DS, ad esempio, il valore della “loro” Resistenza è più attuale che mai. "Resistere, resistere, resistere!" ha tuonato, riprendendo il motto del procuratore milanese Borrelli, l’accaldato Consigliere; resistere – ha continuato - al tentativo eversivo di Berlusconi, ripreso pari pari – a suo dire - dal programma piduista di Licio Gelli. Per un altro comunista sestrese (ne siedono tanti, in Consiglio Comunale!), bisogna resistere anche contro la Moratti, che starebbe attuando una riforma “fascista” della scuola, stampando e facendo sorbire ai poveri bambini le “menzogne” più folli, come – ad esempio – che la liberazione dell’Italia fu opera soprattutto degli anglo-americani e non primariamente dei partigiani. "Basta col revisionismo" dunque, perché è proprio il revisionismo, secondo i rappresentanti della sinistra sestrese, l’inizio tacito del ritorno del nazi-fascismo nel nostro paese e della fine della democrazia…Vaglielo a spiegare che la democrazia in Italia è viva e vegeta, e che, se fosse stato per tanti loro “compagni”, subito dopo la seconda guerra mondiale avremmo avuto un altro regime totalitario da sobbarcarci. Vaglielo a spiegare che non era raro trovare partigiani “rossi” che intendevano la Resistenza non come una lotta di libertà ma come un primo passo per l’affermazione del comunismo in Italia. Venivano perfino dalla Russia staliniana a “indottrinarli” per bene – come mi raccontava un mio zio che militò nelle loro fila – e non certo per educarli agli ideali di libertà che si affermarono poi nel nostro paese grazie alla vittoria della DC di De Gasperi nel ’48.

Così, il dispositivo dell’ordine del giorno presentato dalla sinistra conteneva, oltre alle pesanti rimostranze nei confronti del governo, anche l’impegno per i consiglieri, su base volontaria, a devolvere all’ANPI il gettone di presenza della seduta. Durante la discussione, nel mio intervento, con toni pacati mi sono limitato a ricordare ai “compagni” alcune cose che, penso volutamente, loro omettono di dire. Ad esempio che anche molti storici di sinistra, documenti alla mano, riconoscono le violenze, gli eccessi, le vendette private messe in atto da alcuni sedicenti “resistenti”. Ho parlato del “triangolo rosso”, dei preti e dei civili oggetto di soprusi, del “Sangue dei vinti” di Pansa e della “Resistenza cancellata” di Finetti – due autori non certamente “di destra”. Ho detto, in sostanza, che quello che viene chiamato impropriamente “revisionismo” è in realtà il tentativo – semplice ma difficile – di stabilire la verità, di far emergere dal buio di cinquant’anni di storiografia a senso unico come le cose andarono veramente, di là da ogni distorsione. Ho detto che si può essere convintamente anti-fascisti e, allo stesso tempo, convintamene anti-comunisti; che, se si ama la libertà, bisogna saper riconoscere i pericoli totalitari insiti nelle ideologie, siano esse di destra o di sinistra. Per tutta risposta, mi sono sentito dire che è puro vaneggiamento mettere il comunismo sullo stesso piano del fascismo e del nazismo, e addirittura – da un consigliere diessino – che con ragionamenti come i miei si capisce perché in Germania stanno riprendendo piede i neonazisti.

A me, che ho avuto un nonno che perdette il lavoro per non aver voluto prendere la tessera del Partito Nazionale Fascista e una nonna che, assieme ad altre donne di Riva Trigoso, impedì che i “lenin” (come lei chiamava i comunisti) occupassero con la violenza la chiesa parrocchiale, queste cose confermano che non c’è miglior investimento – anche politico – di quello sulla verità, sulla libertà e sul rispetto della persona. Concetti sconosciuti – come il recente episodio descritto dimostra – a chi ha fatto della menzogna, dell’arroganza e del cinismo il credo e la prassi politica per eccellenza.




Gianteo Bordero

Vice-presidente del Consiglio Comunale di Sestri Levante

Consigliere Comunale di Forza Italia, Sestri Levante
La Chiesa, la crisi di vocazioni e la "via" mistica

di Gianteo Bordero - 1 ottobre 2004

Tra le varie interpretazioni che si possono dare del mancato inserimento delle radici cristiane nella nuova Costituzione europea, vi è quella che punta a far emergere la situazione di debolezza in cui, oggi, versa il Cristianesimo nel nostro continente. Una lettura...CONTINUA...

lunedì 27 settembre 2004

A che punto arrivano il cinismo e il nichilismo dei no-global

di Gianteo Bordero - 24 settembre 2004

I no global, anche stavolta, hanno perso l'ennesima buona occasione per riflettere e per tacere. E' accaduto a Genova martedì 21 settembre, in occasione del ritorno in veste ufficiale - a tre anni di distanza dal G8 - di Silvio Berlusconi nel capoluogo ligure. Il premier è intervenuto, in mattinata, all'assemblea annuale...CONTINUA...

La "Berlusconi generation" e il futuro di Forza Italia

di Gianteo Bordero - 17 settembre 2004

«Più spazio alla Berlusconi generation»: si potrebbe riassumere con questo slogan uno dei tanti temi emersi durante la tre giorni di Gubbio promossa dal coordinatore nazionale di Forza Italia, Sandro Bondi. Uno slogan che, accanto alla proposta...CONTINUA...

domenica 12 settembre 2004

La sinistra alla prova

di Gianteo Bordero - 10 settembre 2004

Mentre nel panorama politico, mediatico e culturale italiano impazzava in questi giorni il dibattito sul tanto acclamato quanto nebuloso "dialogo" con l'Islam moderato, i sedicenti "combattenti islamici" non ci hanno pensato tanto su e hanno organizzato il raid che ha portato al rapimento di Simona Torretta e Simona Pari, le due giovani volontarie italiane...CONTINUA...

Pera e il patto dell'Occidente

di Gianteo Bordero - 4 settembre 2004

«C'è una guerra dichiarata unilateralmente e noi dobbiamo decidere come atteggiarci». Sono parole tratte dall'intervista al presidente del Senato Marcello Pera, intitolata «Attaccano la nostra civiltà, fermiamo i fondamentalisti» e pubblicata da "Repubblica" lunedì 30 agosto. Un giorno prima, cioè, del tragico martedì di sangue che ha visto succedersi, nel giro di poche ore, gli attentati suicidi in Israele e a Mosca, e poi la diffusione del video dell'uccisione, in Iraq, di dodici ostaggi nepalesi...CONTINUA...

sabato 28 agosto 2004

L'Iran, il rock e l'amore

di Gianteo Bordero - 27 agosto 2004

Con una decisione che ha suscitato stupore, il 23 agosto le autorità della Repubblica Islamica iraniana hanno acconsentito alla diffusione, nel loro paese, di una raccolta di alcuni successi dei Queen, uno dei maggiori gruppi rock degli anni '70-'80. E' questo, da un lato, un provvedimento "storico", dal momento che la band inglese capitanata da Freddy Mercury (morto di Aids nel 1991) è stata la prima a uscire "indenne" dalle forche caudine della rigida censura islamica...CONTINUA...

Dopo il Novecento: la sfida dell'io

di Gianteo Bordero - 20 agosto 2004

Molto più delle analisi teoriche e storiche che vengono attualmente elaborate, sembrano essere oggi l'osservazione della realtà e persino la freddezza delle rilevazioni statistiche a fornirci la cifra caratteristica della nostra epoca, a suggerirci quei moduli interpretativi alla luce dei quali è possibile tratteggiare le peculiarità del nostro tempo e dei nostri anni. Le indagini annualmente condotte...CONTINUA...

Tutti i posteggi più cari a Sestri Levante

di Gianteo Bordero* - "Il Giornale" (ed. Liguria) del 19 agosto 2004

Sarà sicuramente capitato a molti, in questo periodo, di vedere su un noto quotidiano locale, a mezza pagina, la pubblicità promossa dall’amministrazione comunale di Sestri Levante con il titolo “Parcheggia lo stress”. Un’iniziativa che fa seguito alla nuova disciplina dei posteggi varata dalla giunta Lavarello all’inizio dell’estate, e che subito ha dato il la a polemiche, critiche e proteste da parte della cittadinanza, delle associazioni di categoria e delle forze politiche d’opposizione. Il provvedimento, infatti, ha ridisegnato la mappa delle zone a traffico e sosta limitati, ed ha stabilito una nuova tariffazione - al rialzo - per i posteggi a pagamento vecchi e nuovi. Il motivo delle vibranti proteste è stato il fatto che molti residenti e proprietari di seconde case si sono trovati, da un giorno all’altro, a dover pagare un ulteriore salasso (un euro e mezzo all’ora, per la precisione) oltre a quello già sborsato alle casse comunali a seguito dell’aumento generalizzato, nel 2004, di tasse e imposte (soprattutto l’ICI e la TARSU, la tassa per lo smaltimento dei rifiuti). Così, con una costosa operazione di marketing, l’amministrazione di centro-sinistra ha pubblicizzato la creazione di un cosiddetto “parcheggio di cintura” situato nella zona delle Cantine Mulinetti, sulla via Aurelia accanto alle aree ex FIT, in cui sta prendendo forma il tanto discusso (e discutibile) nuovo piano regolatore varato dal predecessore di Lavarello, il dottor Mario Chella. A leggere la pubblicità apparsa sul noto quotidiano locale, uno penserebbe di trovarsi di fronte a chissà quale meraviglia. Dopo aver vagato un po’ per la città cercando di raggiungere la meta indicata dai cartelli che invitano a “parcheggiare lo stress”, il già stressato automobilista si trova di fronte – invece - una spianata di terra battuta, sistemata alla bell’e meglio immediatamente prima dell’estate, senza neanche la delimitazione con le strisce per il singolo posto auto.

Per raggiungere poi il centro della città, la giunta ha messo a disposizione dei bus navetta, gratuiti, gestiti dalla Tigullio Pubblici Trasporti. E’ qui c’è l’ulteriore beffa per i residenti. Infatti è su di loro – che i bus navetta non li usano - che ricadranno, sotto forma di tasse, i costi dei viaggi così come i costi della maldestra operazione “parcheggia lo stress”. Con la scusa di voler fornire ai turisti un’adeguata ospitalità (basta andare nel posteggio di cintura per capire che l’ospitalità, quella seria, è tutt’altra cosa) l’amministrazione sestrese ha fatto un bel “regalino” al carrozzone della Tigullio Pubblici Trasporti, i cui bus, solitamente, sono semi-deserti. Così, se il biglietto non lo pagano i viaggiatori (vuoi perché turisti, vuoi perché delusi da un servizio ordinario inefficiente), sono obbligati a pagarlo i cittadini senza neanche usufruire del servizio. Cittadini sestresi che magari, in questo periodo, sono in giro per l’Italia a godersi le ferie, ignari del nuovo salasso che si troveranno a pagare. Questa mentalità assistenzialistica, mascherata dalla facciata di neo-paladini del turismo di qualità, dimostra ancora una volta quanto certa politica di sinistra sia lontana dai reali problemi quotidiani della gente e, nel caso di Sestri Levante, quanto sia difficile – per l’attuale giunta comunale – dare una parvenza di buona amministrazione proprio mentre, oltre al suddetto aumento delle imposte e ai soliti problemi di sicurezza e ordine pubblico che si manifestano durante l’estate, la cementificazione prevista dal nuovo piano regolatore va avanti a spron battuto.




*Vice-presidente del Consiglio Comunale di Sestri Levante

Consigliere comunale di Forza Italia, Sestri Levante

Le aree ex-Fit e la faccia tosta dell'amministrazione sestrese

di Gianteo Bordero* - Comunicato stampa del 12 agosto 2004

Ha davvero una bella faccia tosta l’amministrazione comunale di Sestri Levante che, per bocca del vice-sindaco Calabrò, ha tentato di dipingere come un provvedimento “popolare” (cioè in favore del popolo) le case in costruzione nelle aree ex-Fit; Calabrò sa benissimo che quelle case diverranno, per la maggior parte, seconde case, così come sa benissimo che quella che egli chiama “edilizia convenzionata” non è paragonabile a quella che un tempo veniva chiamata “edilizia popolare”, e che permetteva a particolari categorie di accedere all’acquisto di una casa a basso costo. L’edilizia convenzionata, infatti, tendenzialmente si attesta su prezzi di mercato e quindi il risparmio non è poi così rilevante. Invece che far passare per oro quello che oro non è (anzi, tuttaltro!) la giunta di centro-sinistra potrebbe e dovrebbe iniziare una seria politica di sgravi fiscali per le giovani coppie che decidono di risiedere nel territorio cittadino. Ma basta prendere in mano il bilancio 2004 per scoprire che l’imposta comunale sugli immobili è stata aumentata dall’amministrazione comunale, e che non è previsto alcun tipo di sgravio fiscale. E’ ancora troppo viva nella cittadinanza la memoria delle vicende che hanno portato, negli scorsi anni, all’elaborazione del nuovo piano regolatore nelle aree ex FIT, per far credere ai cittadini che quel progetto sia stato fatto per il bene e nell’interesse della città. La realtà è che, tra le tante strade percorribili, la vecchia giunta (seguita a ruota dall’attuale) ha percorso quella peggiore, quella che non va nella direzione dello sviluppo economico e sociale di Sestri Levante, quella che ha già iniziato a produrre i suoi danni e disagi, come quello della cosiddetta “strada parco” a San Bartolomeo (anch’essa prevista dal PRU). Siamo solo agli inizi…fra poco avremo le due piscine (una di 25 metri coperta e una da 50 scoperta) e non sappiamo ancora chi le gestirà: ancora una volta, i costi potrebbero ricadere solo sui residenti della Bimare. Sarebbe meglio che, almeno in periodo vacanziero, l’amministrazione si astenesse da uscite pubbliche che contraddicono palesemente la realtà. Quello che si vede in questi giorni a Sestri Levante sono solo le colate di cemento previste dal nuovo piano regolatore, alla faccia del rispetto per l’ambiente e della tanto sbandierata politica del “bene comune”.



*Vice-presidente del Consiglio Comunale di Sestri Levante

Consigliere Comunale di Forza Italia, Sestri Levante


Pensioni, naia, DPEF...e il governo va

di Gianteo Bordero - 6 agosto 2004

Si è chiusa con due intense settimane di lavoro l'attività istituzionale del Parlamento e del Governo. Settimane che hanno visto l'approvazione di importanti provvedimenti. In pochi giorni, con una significativa accelerazione, la maggioranza di centrodestra e l'esecutivo Berlusconi hanno messo in valigia, prima delle vacanze agostane, almeno tre successi importanti per la vita economica...CONTINUA...

Baldelli agli azzurrini: "Pensioni e leva, due riforme da diffondere fra la gente"

di Gianteo Bordero - "Il Giornale" (ed. Liguria) del 3 agosto 2004

SARZANA - Si è chiusa sabato sera, a Sarzana, la due giorni di festa e dibattito organizzata dai giovani azzurri della Liguria. Un evento (patrocinato dal Coordinamento Nazionale di Forza Italia Giovani) cui hanno preso parte anche ragazzi provenienti da altre regioni (Toscana, Piemonte, Lombardia, Trentino Alto Adige). Simone Baldelli, coordinatore nazionale degli “azzurrini”, ha voluto partecipare personalmente alla kermesse sarzanese. Dopo aver ringraziato gli organizzatori della manifestazione e i presenti, e aver portato il saluto del Coordinatore Nazionale Sandro Bondi, Baldelli ha aperto il suo intervento consigliando ai giovani di “promuovere incontri nei quali vengano invitati ad intervenire anche personaggi di opinioni e collocazioni politiche e sociali diverse da quelle di Forza Italia, per abituare i ragazzi al confronto e per evitare il rischio di essere autoreferenziali o di parlarsi addosso”. Baldelli ha poi sollecitato i presenti a darsi obiettivi concreti, scadenze precise che portino a coinvolgere sempre più giovani nel progetto politico di Forza Italia. Tanto più in questo momento, in cui è necessario comunicare quello che il governo Berlusconi ha già fatto per i giovani. “Il governo – ha detto – ha risolto in poco tempo, meglio di quanto ogni altro governo era stato in grado di fare, la questione generazionale. E lo ha fatto con due provvedimenti importanti, varati proprio la scorsa settimana. Da un lato attraverso l’abolizione della leva obbligatoria a partire dal 2005, che offre un congedo illimitato a milioni di ragazzi, per l’oggi e per l’avvenire. Dall’altro lato attraverso la riforma delle pensioni, che garantisce ai giovani che entrano nel mondo del lavoro una prospettiva più solida per il presente e per il futuro, togliendoli da quella precarietà in cui li aveva abbandonati la sinistra”. Baldelli ha quindi sostenuto la necessità di una forte campagna di comunicazione per far conoscere a tutti questi due importanti provvedimenti dell’esecutivo Berlusconi. Il movimento giovanile azzurro, infatti, ha già dato il via a una campagna nazionale, e a Roma sono stati affissi più di 10.000 manifesti che documentano le riforme e invitano a visitare il sito www.forzaitaliagiovani.it dove, in prima pagina, insieme alle informazioni utili sui due provvedimenti, si possono trovare anche notizie relative alla Conferenza Nazionale permanente dei giovani amministratori azzurri. Ed è proprio sulla Conferenza Permanente, che ha visto il suo primo momento nella due giorni svoltasi a Passignano il 16 e 17 luglio scorsi, che Baldelli si è soffermato: “Abbiamo voluto creare un luogo politico permanente per gli amministratori under 40, ma anche per quelli che non sono più amministratori o che non sono stati rieletti. Un punto per discutere, coinvolgere, formare e confrontare diverse esperienze. Abbiamo registrato entusiasmo in chi ha partecipato e stiamo ricevendo molte richieste di adesione da parte di amici da tutta Italia”. Eventi come quello di Passignano e di Sarzana documentano dunque la vitalità e l’entusiasmo del movimento giovanile azzurro. Vitalità ed entusiasmo di cui in Forza Italia, in questo momento, c’è particolarmente bisogno. Non è infatti, come ha detto Baldelli, con l’autoreferenzialità o l’autocompatimento che si costruisce il futuro, ma comunicando la passione per la libertà e le tante cose che il governo Berlusconi ha già fatto, in questi tre anni, per il bene del nostro Paese.

Scontro al vertice sulla scelta dei vertici

di Gianteo Bordero - "Il Giornale" (ed. Liguria) del 1 agosto 2004

SARZANA – Dopo l’incontro di venerdì sera con l’europarlamentare Mario Mantovani, è proseguita oggi (ieri per chi legge, ndr) la due giorni di festa e dibattito del movimento giovanile di Forza Italia a Sarzana. In mattinata, ha avuto luogo l’incontro sulla situazione geopolitica mondiale, per analizzare la svolta che Silvio Berlusconi ha impresso alla politica estera italiana. Nel pomeriggio, invece, si è accesa un’animata e vivace discussione sulla politica nazionale e, in particolare, sulla situazione interna di Forza Italia. Motivo del contendere, i modi con cui rilanciare il partito azzurro dopo il non brillante risultato delle recenti elezioni europee e amministrative. Tutti d’accordo sulla necessità di ridare fiducia e speranza all’elettorato di Forza Italia, di comunicare con più decisione i risultati già raggiunti dal governo Berlusconi in questi tre anni. Disaccordo, al contrario, sulla questione delle modalità operative concrete necessarie a raggiungere questo obiettivo. Michele Scandroglio, responsabile regionale Enti Locali, denuncia, in questo ultimo periodo, “una gestione verticistica di Forza Italia, lontana dalla base”. Per Scandroglio, è necessaria una svolta netta all’interno del partito: “E’ incredibile che, a quaranta giorni dalla debacle elettorale, non sia ancora stato convocata una direzione nazionale per discutere seriamente i problemi”. Come fare allora, concretamente? “Ad esempio passando all’elezione, da parte della base, dei coordinatori regionali (che attualmente, da Statuto, vengono nominati direttamente dal presidente Berlusconi, ndr). Ed è su questo punto che si innesca il dibattito. Contrario alla proposta di Scandroglio è Alessandro Gianmoena, responsabile regionale Formazione. “Far eleggere i coordinatori regionali dalla base – ha spiegato – comporterebbe un cambiamento sostanziale di quella che è la struttura stessa di Forza Italia. Bisogna capire, infatti, che dopo la fine dei partiti tradizionali e dei partiti ideologici, ciò che conta, nella vita stessa dei partiti, è la leadership. E’ così in tutto il mondo democratico. E’ così in America, in Inghilterra, in Germania, in Francia”. Il timore di Gianmoena è che, con strumenti quali quello dell’elezione diretta dei coordinatori regionali, “si possa ritornare al vecchio, ai partiti delle tessere. Chi, infatti, verrebbe eletto coordinatore regionale? Chi ha più tessere, magari non chi è più capace e chi meglio rappresenta i principi, i valori e gli ideali incarnati da Forza Italia e dal presidente Berlusconi”. “Le correnti – ha proseguito – nella prima Repubblica condussero al mercato delle tessere ed al dominio dei capi bastone, cioè alla fine della libertà degli iscritti persino nella Democrazia Cristiana, che finì come un partito senza democrazia interna, in cui le correnti gestivano con le tessere le candidature ed il sistema era rigorosamente verticistico”. “Sono contrario – ha concluso - ad una falsa democrazia interna, che ha ucciso il maggior partito italiano della prima Repubblica e di cui coloro che ne hanno fatto parte sembrano essersi dimenticati”. E a Gianmoena ha fatto eco Max Bruschi, consigliere provinciale di Milano, che ha sottolineato come il meccanismo dei congressi già sia previsto dallo Statuto per eleggere i coordinatori cittadini e provinciali. “Non è necessario – ha affermato Bruschi – arrivare ad eleggere anche i coordinatori regionali, che devono rimanere di competenza del presidente Berlusconi, per evitare che si crei la spiacevole situazione di avere dei ‘signori delle tessere’ di vecchia memoria”. E così, su questo tema, il dibattito prosegue, e probabilmente anche i prossimi mesi vedranno vivaci discussioni sui modi con cui rilanciare Forza Italia, in vista delle prossime elezioni regionali e politiche. Intanto la festa azzurra di Sarzana continua, mentre si attende la chiusura di Simone Baldelli, coordinatore nazionale dei giovani azzurri.

La Ragionpolitica degli azzurri emergenti

di Gianteo Bordero - "Il Giornale" (ed. Liguria) del 31 luglio 2004

SARZANA - Nell’ambito della due giorni della festa del movimento giovanile di Forza Italia, che si sta svolgendo a Sarzana, ha avuto luogo oggi l’incontro con il direttore e i redattori di Ragionpolitica.it, il settimanale on-line della Struttura Formazione di Forza Italia. Oggetto di discussione, le problematiche politiche e culturali che segnano il nostro tempo e con le quali deve fare i conti chi oggi decide di impegnarsi nell’agone politico e chi porta la responsabilità della formazione politica. Un incontro che segue la Conferenza Nazionale dei giovani amministratori azzurri, svoltasi a Passignano sul Trasimeno pochi giorni fa. Alessandro Gianmoena, direttore di Ragionpolitica e responsabile nazionale della formazione dei giovani azzurri, ha spiegato da dove nasce la rivista e quale sfida essa tenta di raccogliere: “Le ideologie sono finite – ha detto – ma la politica conserva ancora intatta l’universalità delle sue ragioni. Con Ragionpolitica, queste ragioni le cerchiamo negli avvenimenti, nei fatti, nei problemi politici che pone il nostro tempo, che segnano il nostro oggi”. Gianmoena ha scelto dunque, per raggiungere il suo obiettivo di formazione e informazione, lo strumento di internet, che forse meglio di tutti simboleggia oggi la svolta culturale e spirituale seguita alla caduta del muro di Berlino e alla fine delle ideologie. “Il nostro – ha spiegato ancora Gianmoena – non è il concetto di formazione politica della prima repubblica, non è il concetto delle scuole dottrinarie e ideologiche di partito, come le famose Frattocchie comuniste”. Per il responsabile della formazione giovanile azzurra, puntare su internet significa puntare sulla libertà e puntare sulla persona, sul singolo; significa poter raggiungere il singolo senza il filtro del pregiudizio culturale. Questa scelta, del resto, è pienamente in linea con la natura di Forza Italia, con le ragioni ideali che nel 1994 portarono alla discesa in campo di Silvio Berlusconi. Se – come si ripete spesso – Forza Italia è il partito della libertà, fare formazione in Forza Italia significa fare cultura politica senza fare ideologia politica, significa far emergere le risorse migliori dei singoli, di coloro che, scegliendo Berlusconi, hanno scelto una visione “liberale” del mondo, dell’economia, della politica. Una visione che raccoglie le sfide e le cose migliori del nostro tempo, coniugandole con le radici culturali della nostra civiltà. “Siamo dalla parte dell’Occidente, quell’Occidente che è il vero nemico della sinistra e della sua cultura. Alla sinistra, caduto il muro e finiti i regimi dell’Est, non è rimasto che il nichilismo culturale e politico” ha detto ancora Gianmoena. “La grande battaglia che ci fa oggi la sinistra – gli ha fatto eco Gabriele Cazzulini, collaboratore di Ragionpolitica.it – è la battaglia contro la globalizzazione, contro il libero mercato. Noi di Forza Italia siamo i veri riformisti. Oggi non c’è peggior conservatore che la sinistra. Sono conservatori dei privilegi, conservatori di una struttura sociale ormai tramontata, di una visione del mondo che tante sciagure ha già generato e non porta ora da nessuna parte”. Ragionpolitica dunque – hanno detto i redattori – cerca di descrivere e comunicare, dal piano ideale sino a quello della politica “concreta”, la svolta post-ideologica di Forza Italia, le ragioni della politica nel tempo del singolo e della persona. L’incontro di Sarzana, fortemente voluto da Andrea Camaiora (coordinatore cittadino e responsabile provinciale spezzino dei giovani azzurri) ha documentato l’entusiasmo che c’è in tanti giovani di Forza Italia, la voglia di portare avanti, nel tempo, con coraggio e risolutezza, “il grande sogno di libertà” di cui parla il presidente Berlusconi.

venerdì 27 agosto 2004

La "Repubblica", l'io e la felicità

di Gianteo Bordero - 30 luglio 2004

Il numero di domenica de "La Repubblica", oltre alla solita e livorosa "omelia" settimanale di Eugenio Scalfari contro Berlusconi e la CdL, conteneva anche un'interessante analisi del sociologo Ilvo Diamanti, dedicata ai giovani e intitolata "Ritratto di ragazzi tra impegno e veline". Diamanti, riprendendo i risultati di recenti sondaggi, ci dice che è finita l'epoca di quella che, fino a poco tempo fa...CONTINUA...

domenica 1 agosto 2004

IL PRIMO CONCERTO DEI PENOMBRA
Sestri Levante, Cinema Lux, Ottobre 2002





domenica 25 luglio 2004

I giovani amministratori di Forza Italia, avanguardia della "nuova" politica

Passignano, 16-17 luglio 2004: prima conferenza nazionale dei giovani amministratori azzurri

di Gianteo Bordero - 23 luglio 2004

Che più di centocinquanta giovani si radunino, sotto il sole caldo di luglio, a parlare di politica e ad affrontare i temi chiave e gli stimoli, anche culturali, che essa riceve oggi dal nostro tempo, non è una cosa comune. Eppure, questo è quanto accaduto venerdì 16 e sabato 17 a Passignano, sulle sponde del lago Trasimeno, dove i giovani amministratori di Forza Italia si sono dati convegno per analizzare...CONTINUA...

Uno sguardo sull'Eterno

L'Apocalisse, il Giudizio, l'Amore

di Gianteo Bordero - 18 luglio 2004

Nel tempo di Pasqua, che nella liturgia cattolica segue, fino alla Pentecoste, la domenica di Risurrezione, la Chiesa ha fatto meditare ai fedeli l'Apocalisse, il libro di san Giovanni apostolo che chiude il Nuovo Testamento e, con esso, tutta la Sacra Scrittura. "Apocalisse", letteralmente, significa in greco "rivelazione". Eppure...CONTINUA...

mercoledì 14 luglio 2004

"Forza Silvio"

di Gianteo Bordero - 9 luglio 2004

Tante lettere e tanti commenti sono giunti alla nostra redazione, in quest'ultima settimana, dopo le dimissioni del ministro dell'Economia Tremonti e dopo l'assunzione dell'interim da parte del presidente del Consiglio. Di questi contributi ringraziamo i nostri lettori. Si tratta di lettere e commenti provenienti...CONTINUA...

sabato 3 luglio 2004

Il Satanismo, la fede, la preghiera

di Gianteo Bordero - 2 luglio 2004

Quello che sorprende, nei commenti che hanno accompagnato le recenti inchieste sul satanismo e sugli omicidi di tre giovani legati alle sedicenti "Bestie di Satana", è la quasi totale minimizzazione del fenomeno satanico. Tutto viene spiegato, solitamente, con la sola causa del "disagio sociale" e del disturbo psicologico e psichiatrico...CONTINUA...

Più persona, meno ideologia: l'esame di maturità secondo Letizia Moratti

di Gianteo Bordero - 25 giugno 2004

Sembra proprio che quest'anno - incredibile dictu - i temi scelti per la prima prova dell'esame di maturità abbiano messo tutti d'accordo, riscontrando un apprezzamento rilevante sia da parte degli studenti che dei professori, come pure della gran parte dei commentatori. Certo, ci sono state anche delle (rare) eccezioni...CONTINUA...

venerdì 25 giugno 2004

Alle europee è tramontato l'Ulivo

di Gianteo Bordero - 19 giugno 2004

E' bastato che fossero trasmessi i primi exit poll, domenica sera, perché subito i rappresentanti di "Uniti nell'Ulivo" iniziassero a recitare il loro de profundis per Forza Italia, Berlusconi e il governo della Casa delle Libertà. Poi sono arrivati i dati dello scrutinio...CONTINUA...

Forza Italia, la forza dell'Italia

di Gianteo Bordero - 11 giugno 2004

«Con Berlusconi l'Italia s'è desta»: questa parafrasi dell'inno di Mameli, queste parole sono state pronunciate da don Gianni Baget Bozzo durante il suo intervento all'ultimo Congresso Nazionale di Forza Italia. Ed è così, come anche dimostrano i fatti accaduti in quest'ultima settimana, a livello nazionale ed internazionale...CONTINUA...

Rientrati in Italia Stefio, Agliana e Cupertino

di Gianteo Bordero - 9 giugno 2004

Sono rientrati questa mattina alle 11.15, all'aeroporto di Ciampino, i tre ostaggi italiani liberati ieri in Irak dalle forze della coalizione. Maurizio Agliana, Salvatore Stefio, Umberto Cupertino, partiti dal Quwait alle 5.50 di questa mattina, sono giunti a Roma a bordo di un Falcon...CONTINUA...

Liberati gli ostaggi italiani in Irak

di Gianteo Bordero - 8 giugno 2004

E' finita, ed è finita bene, nel miglior modo possibile. Sono stati liberati oggi nel primo pomeriggio, nella parte meridionale di Bagdad, dalle forze della coalizione, i tre ostaggi italiani prigionieri dallo scorso 9 aprile delle "Falangi verdi di Maometto". Salvatore Stefio, Maurizio Agliana, Umberto Cupertino...CONTINUA...

lunedì 7 giugno 2004

Il caso "Andersen"

La sinistra usa i bambini per raccontare le sue favole

di Gianteo Bordero

pubblicato sull'edizione ligure de "Il Giornale" il 2 giugno 2004


Grazie al cielo il premio Andersen non è un’invenzione del sindaco Lavarello e neppure del suo predecessore, il dottor Chella. E grazie al cielo le favole esistono da sempre, sin da quando l’uomo ha sentito il bisogno di raccontare l’incanto e il fascino del significato ultimo della realtà. Per cui le favole non parlano di un mondo che non c’è: parlano piuttosto dell’altro mondo, di quel mondo invisibile (eppure anch’esso reale) che contiene il segreto e il mistero del nostro mondo, del cielo stellato e del chiaro di luna, del mare, del sole, del vento. I padri e le madri, da sempre, hanno raccontato le favole con questo impeto incancellabile: quello di mostrare che c’è un oltre, che l’incanto del significato ultimo è più forte del disincanto che il cinismo tende sempre, inevitabilmente, a produrre in noi quando diventiamo “grandi” e “adulti”.

Avere dunque a Sestri Levante un festival dedicato alle favole e ai bambini è una cosa di cui essere lieti e perfino orgogliosi; e bisogna essere grati a chi, ormai tanti anni fa, ha avuto questa idea.

Ma quando un’amministrazione comunale (come l’attuale) usa l’Andersen come luogo di propaganda politica, è chiaro che viene sradicata la natura stessa dell’evento, che da meritevole iniziativa sociale e culturale rischia di trasformarsi nell’ennesima broda politicizzata, di parte. Messa in piedi – tra l’altro – coi denari dei contribuenti, che quest’anno a Sestri Levante si sono visti aumentare, in maniera rilevante, tasse e imposte. La giunta di sinistra-centro, del resto, non è nuova nell’usare in maniera partigiana ciò che dovrebbe appartenere a tutti i sestresi (il caso del giornalino comunale è ancora più eclatante, pagato con le tasse di tutti e usato esclusivamente come voce della “balena rossa” guidata da Andrea Lavarello).

Così, per restare all’attualità, in questi giorni di Andersen si sono sentiti burattinai che coi loro pupazzi, invece di divertire e far sognare i bambini, si sono profusi in comizi anti-berlusconiani. E meno male che a Sestri le elezioni comunali si sono svolte lo scorso anno, altrimenti anche ora (come 12 mesi fa) avremmo dovuto assistere al penoso spettacolo di un festival per bambini usato come spazio di campagna elettorale, con tanti sedicenti comici di sinistra tutti schierati per gettare fango su Berlusconi, sul centro destra e sul governo. Sarebbe meglio che questa amministrazione sinistra, invece che chiamare Michele Serra a indottrinare grandi e piccini, pensasse a come valorizzare al meglio le incredibili risorse culturali e naturali che la città possiede.

Come se non bastasse, in questi giorni si sono perfino visti clown e giocolieri che, davanti a una platea di bimbi, hanno iniziato a declamare poesie da bollino rosso, da film vietato ai minori di 14 anni, per poi, davanti agli stessi pargoli, fare strani giochi di prestigio coi preservativi.

Tutto questo non c’entra proprio nulla con le favole, con la magia, con quel senso fantastico del mistero che è una delle risorse più grandi che ciascuno di noi possiede, i bambini in particolare. Se l’Andersen deve essere usato e deformato in questo modo, allora è meglio che ritorni ad essere quello che fu in origine: una gara di belle favole e non, come ora, un brutto spazio di propaganda politica, peraltro pagata a spese della cittadinanza intera.

"La forza di un sogno"

I discorsi per cambiare l'Italia di Silvio Berlusconi

recensione di Gianteo Bordero - 4 giugno 2004

Sono già passati dieci anni da quando, agli inizi del 1994, Silvio Berlusconi annunciava agli italiani la sua ormai famosa "discesa in campo", manifestando così l'intenzione di creare un blocco politico, uno schieramento che potesse opporsi all'allora apparentemente inevitabile presa del potere da parte del partito post-comunista...CONTINUA...

martedì 1 giugno 2004

Forza Italia, il partito della libertà che sa governare gli anni difficili

di Gianteo Bordero

pubblicato su "Il Giornale" (edizione Liguria) il 1 giugno 2004


In questi giorni ho avuto l’onore di partecipare, tra i delegati della provincia di Genova, al Congresso nazionale di Forza Italia tenutosi ad Assago. Sono stati tre giorni intensi e interessanti, ricchi di spunti e di contenuti. E soprattutto ricchi di incontri positivi, come anche abbiamo avuto occasione di constatare allo stand di “Ragionpolitica.it”, il settimanale on line della formazione “azzurra” diretto da Gianni Baget Bozzo e Alessandro Gianmoena.

Altro che partito di plastica! Forza Italia è ormai a tutti gli effetti, e da parecchi anni, una realtà viva, fatta di persone che si riconoscono in quel messaggio e in quell’azione di libertà che hanno trovato espressione nel genio politico di Silvio Berlusconi. Questo lo si è visto bene soprattutto nell’ultima giornata, quando ai delegati si è aggiunto un folto pubblico di militanti e simpatizzanti giunti da tutta Italia.

Il popolo di Forza Italia, questo popolo della libertà, si è stretto attorno al presidente Berlusconi per sostenere l’azione e le ragioni di quello che è, senza enfasi retorica, un governo dei record, non solo per la durata (fatto epocale nell’Italia dei governi balneari e del manuale Cencelli), ma anche e soprattutto per quell’opera riformatrice che sta svecchiando e ammodernando un sistema che sembrava aver trovato, nella crisi dei partiti tradizionali, un punto di non ritorno.

Come ama ripetere don Gianni, “governiamo gli anni più difficili”, gli anni post 11 settembre, gli anni della lotta al terrorismo suicida, gli anni di un cambiamento significativo della stessa struttura dell’economia e della società mondiali; gli anni dell’euro e del lavoro interinale, gli anni delle telecomunicazioni di massa, di internet. Gli anni in cui ai governi è chiesta una capacità adeguata e immediata di lettura di una realtà continuamente in movimento.

In questo contesto, Silvio Berlusconi e Forza Italia continuano ad essere e a rappresentare (di contro al livore e al nichilismo della sinistra) lo spirito di una tenacia e di un senso positivo e fattivo delle cose che altrove non è dato riscontrare, la speranza di un futuro di benessere, pace e libertà per il popolo italiano.

Per cui non è vero che Forza Italia è un contenitore senza contenuto, una specie di Babele dei linguaggi politici. E’ invece il luogo in cui il credo della libertà è divenuto criterio politico per eccellenza; il luogo in cui, finita l’epoca delle ideologie che hanno insanguinato il Novecento, la persona, la sua libertà e la sua felicità tornano ad essere la stella polare di chi è chiamato a governare il paese. In questo quadro si inseriscono e si capiscono l’abbassamento delle tasse e delle imposte, le nuove infrastrutture, la riforma della scuola, del mercato del lavoro e gli altri importanti provvedimenti portati innanzi dall’esecutivo Berlusconi.

Questo, mi pare, è il contenuto ultimo e più profondo emerso nel Congresso di Assago, e che bene è riassunto nelle parole che il presidente Berlusconi ha posto come chiusura del suo ultimo libro “La forza di un sogno”: "Cambiare l’Italia! Questo è il nostro traguardo, un traguardo concreto: fare politica nel senso più alto del termine, operare per aumentare la felicità di tutti, per aiutare chi non è nell’area del benessere, per dare una mano a chi è rimasto indietro, per garantire la prosperità, la sicurezza e la libertà. In definitiva, per costruire l’Italia del futuro".

Un “sogno” che, come è emerso ad Assago, in questi anni è incominciato a divenire realtà.

Governo dei record, governo delle libertà

di Gianteo Bordero - 27 maggio 2004

Se bastasse la durata in carica di un governo per formulare un giudizio sul suo operato, allora l'esecutivo guidato da Silvio Berlusconi sarebbe già un esecutivo da record. Almeno per la situazione italiana, da decenni ormai abituata a governi balneari, manuale Cencelli, rimpasti ed equilibrismi vari, legislature di pochi mesi che avevano reso incomprensibile...CONTINUA...

mercoledì 26 maggio 2004

Berlusconi alla Camera: perché rimaniamo in Irak

di Gianteo Bordero - 22 maggio 2004

«Si sta avvicinando il raggiungimento di obiettivi decisivi a cui tutta la comunità internazionale sta dando il suo contributo responsabile, lasciandosi alle spalle le divisioni sull'operazione militare in Irak e guardando invece al futuro per vincere la battaglia della democrazia e della pace». Così, giovedì 20 maggio, Silvio Berlusconi ha illustrato alla Camera dei deputati le ragioni...CONTINUA...

lunedì 17 maggio 2004

Nick Berg e la spada dell'Islam

di Gianteo Bordero - 15 maggio 2004

La prima immagine che si vede è un primo piano del giovane americano, Nick Berg, che fornisce di fronte alla telecamera le sue generalità, il suo paese di provenienza, il nome di suo padre e di sua madre...Poi la scena cambia, ed ora si vede Berg seduto per terra, mani legate dietro la schiena, e alle sue spalle il capo del commando di Al Qaeda...CONTINUA...



sabato 1 maggio 2004

Vi racconto i comunisti liguri

Gianteo Bordero - pubblicato sull'edizione ligure de "Il Giornale" il 1 maggio 2004

Caro "Giornale",

quando lo scorso giugno sono stato eletto nel Consiglio Comunale di Sestri Levante, sono entrato di colpo in un mondo che credevo - forse un po' ingenuamente - avesse a cuore, nella politica amministrativa, quello che allora (ed ora) ho a cuore anch'io: il bene della città in cui si vive. Non sono certo io il primo a scoprire il patrimonio di storia, natura e cultura che Sestri Levante è e porta con sé. Dalla baia del Silenzio sino a Punta Manara e Punta Baffe, il centro storico, e poi la torre in cui Guglielmo Marconi fece i suoi primi esperimenti di trasmissioni radio, la suggestiva chiesa medievale di San Nicolò, la Galleria Rizzi, la basilica di Santa Maria di Nazareth...Sestri Levante è una città che si fa amare.

Eppure, Sestri Levante non merita gli amministratori che ha. Mi sono trovato, assieme all'amico capogruppo Graziano Stagni, a rappresentare Forza Italia in un Consiglio Comunale che vede, su un totale di 21 componenti, 9 DS, 3 della Margherita, 2 fuoriusciti a sinistra dal Correntone, 1 di Rifondazione Comunista. Ora, dopo dieci mesi, posso riconoscere anche per esperienza diretta quanto sia vero quello che ha detto il presidente Berlusconi durante il decennale di Forza Italia, quando ha parlato dei "comunisti senza comunismo". Se il comunismo è stato sconfitto dagli eventi come ideologia e come dottrina sull'uomo e sulla realtà, esso sussiste ancora come modo di concepire e di esercitare il potere. E' la gestione del potere come fine a se stessa e con nessun altro obiettivo che il mantenimento di esso a tutti i costi, fino ad arrivare al disprezzo e all'insulto per l'avversario politico.

Così, durante l'ultima seduta di Consiglio Comunale in cui si discuteva il bilancio di previsione 2004, al termine di un mio intervento, sono stato letteralmente insultato da un assessore della giunta DS-Margherita. Stavo facendo la mia dichiarazione di voto sull'ordine del giorno presentato dalla maggioranza: un ordine del giorno che altro non era se non un violento attacco politico a Berlusconi per la riduzione dei trasferimenti dallo Stato agli enti locali, coi soliti luoghi comuni sulla “destra che fa strage dei diritti sociali", che "pensa solo a se stessa", che "affama i poveri" e via dicendo...Salvo poi scoprire che il bilancio della giunta di sinistra-centro prevede un aumento generalizzato di imposte, tasse, tariffe e servizi che supera di ben tre volte il mancato trasferimento di denaro da parte del Governo. Così, mentre terminavo la mia "arringa" politica contro questa sinistra cinica e menzognera, un assessore diessino mi ha apostrofato con un insulto. A questo punto ho chiesto al presidente del Consiglio Comunale, anch'egli diessino, la parola per fatto personale. Ho preferito non rispondere a tono all'assessore; ho semplicemente chiesto le sue scuse formali davanti all'assemblea. Scuse che non sono arrivate, anzi! Per l'assessore ero io che dovevo chiedere scusa a lor signori per i giudizi politici che avevo espresso. Ho ripreso la parola e ho avanzato la stessa richiesta al presidente, al sindaco e ai membri della maggioranza, ottenendo però solo un inquietante silenzio. Nessuno della giunta e della maggioranza di sinistra, neanche dopo il termine della seduta, mi ha avvicinato per prendere le distanze dall'assessore. Al contrario, il giorno dopo ho sentito alle televisioni locali un membro dei DS che stigmatizzava non l'atteggiamento del suo assessore, bensì le mie idee.

Questo è solo l'ultimo, in ordine di tempo, di tanti episodi che potrei raccontare, e che testimoniano di come l'unica cosa che questi rappresentanti della sinistra sanno fare è odiare e disprezzare chi non la pensa come loro. Hanno già, nei precedenti nove anni, portato avanti progetti che vanno contro l'interesse obiettivo di sviluppo e benessere di Sestri Levante. Ora dicono che vogliono puntare sul turismo di qualità: basta prendere in mano il bilancio per vedere che gli investimenti in questo settore ammontano a euro zero. Continuano ad amministrare la città non amandola, ma utilizzandola cinicamente come spazio del mantenimento di un potere che, come il caso che Le ho raccontato dimostra, non guarda in faccia a niente e a nessuno pur di continuare a sussistere.

Dopo un anno mi è più chiara la battaglia di libertà che, in vari ambiti, siamo chiamati a combattere. Perché è proprio la cultura e l'amore della libertà - che manca alla sinistra e ai suoi rappresentanti - che rende lieti, propositivi e positivamente risoluti anche in mezzo agli insulti e alle tempeste politiche.



"Redemptionis sacramentum"

di Gianteo Bordero - 1 maggio 2004

Si racconta che sono state necessarie ben nove stesure perché, finalmente, vedesse la luce la nuova Istruzione della Congregazione per il Culto divino - intitolata "Redemptionis Sacramentum" - avente a tema i cosiddetti "abusi liturgici"...CONTINUA...

"Ragionpolitica", le ragioni della libertà

di Gianteo Bordero - 17 aprile 2004

«Le ideologie sono finite ma la politica conserva l'universalità delle sue ragioni. Le cerchiamo nei pensieri, nelle immagini, negli scritti, negli avvenimenti che segnano il nostro oggi». Con questa frase il nostro direttore, Alessandro Gianmoena, aveva sintetizzato lo scopo e la "filosofia" di "Ragionpolitica" quando essa nacque, dapprima come sito e poi, un anno fa, come rivista. Oggi tagliamo il traguardo del numero 53, primo del nostro secondo anno di vita. Quando abbiamo iniziato quest'avventura...CONTINUA...

Un anno di "Ragionpolitica"

di Gianni Baget Bozzo - 17 aprile 2004

Un anno di "Ragionpolitica", un anno di questa ricerca, attraverso il web, di parlare il linguaggio della libertà nel momento in cui essa affronta una nuova sfida, che non è più soltanto il residuo del comunismo in Italia e del cattocomunismo, ma è quella del terrorismo islamico...CONTINUA...

lunedì 12 aprile 2004

Lo "scandalo" della Passione

di Gianteo Bordero - 9 aprile 2004

Uno degli "effetti collaterali" che l'ultima fatica cinematografica di Gibson - la "Passione" - ha avuto il merito di produrre è stato far emergere i pregiudizi di quello che Francesco Natale, sulle pagine di Ragionpolitica, ha definito il "sinedrio dei benpensanti"...CONTINUA...



Infrastrutture: quando i "sogni" diventano realtà

di Ragionpolitica - 9 aprile 2004

«Siate realisti - diceva Camus - domandate l'impossibile». Era il maggio 2001 quando, nella stessa serata in cui firmò a "Porta a porta" il "Contratto con gli italiani", Silvio Berlusconi, armato di pennarello e cartina, tracciava sulla lavagna di Bruno Vespa i progetti della Casa delle Libertà per il rilancio della rete infrastrutturale italiana...CONTINUA...

giovedì 8 aprile 2004

La "ricetta" di Berlusconi: meno tasse, più lavoro, più libertà

di Gianteo Bordero - 3 aprile 2004

"Pacta sunt servanda": i patti vanno rispettati. Bisognerebbe ricordarlo, questo antico broccardo medievale, a tutti coloro che, dopo l'intervento del presidente del Consiglio al meeting di Confcommercio a Cernobbio, non hanno mancato di mettere in campo i loro distinguo e le loro obiezioni (sia di metodo che di merito)...CONTINUA...
I "sinistri" ripensamenti sul pacifismo

di Gianteo Bordero - 27 marzo 2004

L'avevamo detto, e l'avevamo scritto. Coccolati, fino a un anno fa, da tutto il mondo mediatico che guarda a sinistra; elogiati per il loro senso di "suprema giustizia"; elevati a rappresentanti assoluti di una più matura coscienza civile ed "europea", ora i pacifisti, dopo la manifestazione romana di sabato, vengono quanto meno trattati con i distinguo e con tutte le cautele del caso...CONTINUA...

venerdì 26 marzo 2004

Gruppo consiliare "Forza Italia" - Sestri Levante

LA SINISTRA A SESTRI LEVANTE: IL PARTITO DELLE TASSE

Comunicato stampa del 26 marzo 2003



“Piangere e fottere”: questo detto napoletano sembra diventato la linea politica della sinistra che governa la città di Sestri Levante: scaricare tutte le colpe sul Governo per mascherare la propria incapacità amministrativa. Ciò si è reso ancor più evidente durante la seduta di Consiglio Comunale del 25 marzo, che aveva all’ordine del giorno alcune pratiche solo apparentemente di normale amministrazione. Eppure queste pratiche contengono, sullo sfondo, generalizzati aumenti delle tasse e delle imposte comunali. Nelle ultime due settimane, da parte dell’Amministrazione comunale, sono state adottate delibere che prevedono:

- Aumento dell’Imposta Comunale sugli Immobili dal 4,5 al 4,75 per mille per quanto riguarda la prima casa;

- Aumento dell’Imposta Comunale sugli Immobili affittati a residenti come prima casa (con contratto regolarmente registrato), dal 4,5 al 6 per mille;

- Aumento dal 5,5 al 6,5 per mille dell’ICI per i locali destinati ad uso commerciale e artigianale;

- Aumento dell’ICI dal 5,5 al 5,75 per mille per le unità immobiliari destinate ad alberghi e pensioni.



Sono anche previsti:



- Aumento generalizzato della tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, pari al 6%

- Aumento delle tariffe per le concessioni cimiteriali.



E’ inoltre stata approvata, dalla giunta, una serie di tariffe e provvedimenti normativi sempre più vessatori per i cittadini di Sestri Levante: la pressione fiscale stabilita dall’Amministrazione di sinistra-centro aumenterà quindi in maniera rilevante ed esponenziale.



Il gruppo consiliare di Forza Italia ha contestato con forza questa politica di aumenti indiscriminati portata avanti dalla giunta Lavarello, indicando invece nella lotta agli sprechi e nella razionalizzazione e semplificazione delle procedure e delle funzioni una linea praticabile e meno vessatoria nei confronti dei cittadini. Troppi sprechi si vedono in città: opere pubbliche, inaugurate di recente, che già richiedono interventi di rattoppo (emblematico è il caso di viale Dante); oppure abbandonate all’incuria e al degrado (si vedano, ad esempio, i giardini di via Paggi e via Sara). Su questa linea abbiamo detto no alle pratiche proposte dall’Amministrazione Comunale nel corso dell’ultima seduta:

- NO al progetto riguardante le nuove costruzioni e la nuova sistemazione delle aree ex Ledoga, compresa la demolizione dell’edificio esistente; questo provvedimento implica un grosso sforzo finanziario non prioritario nel momento attuale;

- NO alle modifiche dei regolamenti che fanno da sfondo alla politica di aumenti delle tasse e delle imposte: tra l’altro, non avendo ottenuto la maggioranza qualificata dei 2/3, tali regolamenti dovranno essere rivotati nella prossima seduta di Consiglio.



Siamo sempre in attesa della presentazione, entro il 31 marzo, del bilancio. Il fatto che essa avvenga alla scadenza ultima del periodo utile, lascia intravedere la difficoltà, da parte dell’Amministrazione, di gestire oculatamente le risorse disponibili.



Graziano Stagni

Gianteo Bordero


La sinistra si ritira dall'Occidente

di Gianteo Bordero - 19 marzo 2004

Col perentorio annuncio del ritiro delle truppe spagnole dall'Irak, il neo-premier Zapatero ha ben espresso e riassunto in sé l'atteggiamento della sinistra europea dopo i tragici fatti di Madrid. La sinistra, dunque, ha scelto...CONTINUA...

mercoledì 17 marzo 2004

INTERVENTO IN RISPOSTA AD UNA MOZIONE, PRESENTATA DAI GRUPPI "RIFONDAZIONE COMUNISTA" E "CITTA' PARTECIPATA", CHE CHIEDEVA ALLA GIUNTA COMUNALE DI ESPRIMERE AL GOVERNO LA PROPRIA CONTRARIETA' ALLA PERMANENZA DEL CONTINGENTE ITALIANO IN IRAQ A SEGUITO DELL'ATTENTATO DI NASSIRIYA



Consigliere BORDERO Gianteo (Forza Italia) - Io rimango sinceramente allibito e inquietato per quella che è la lettura che ci ha propinato il collega Consigliere Francesco Prete. Appena ho avuto occasione di leggere questa mozione (presentata, tra l’altro, il giorno stesso dell’attentato di Nassiriya), ho percepito subito come essa sia mossa, in fondo, da un inquietante cinismo politico. Parlo di cinismo perché, nel momento in cui (aldilà delle considerazioni sulla guerra, sul fatto cioè se la guerra in Iraq fosse legittima o meno) la barbarie del terrore colpiva i nostri soldati in Iraq, voi avete presentato questa mozione con chiari intenti ideologici di bassa lega. A tema quel giorno, dunque, non vi era la legittimità o meno dell’intervento anglo-americano, bensì la violenza del terrore che ha colpito un numero non irrilevante di giovani nostri compatrioti, che hanno trovato la morte in una maniera che - io spero - tutti noi, in questa sede, riteniamo barbara e atroce.



Mi sembra poi che questa mozione sia una speculazione delle più basse che ci possono essere, perché quei giovani (come tutti sappiamo, e come tante persone hanno testimoniato nei momenti successivi) non erano a fare la guerra: si trovavano in una missione di pace ed erano apprezzati dagli stessi abitanti di Nassiriya per la loro umanità, per la capacità di dialogo che avevano intessuto con la popolazione locale. Non solo: mentre altri contingenti facenti parte della coalizione che si occupa della ricostruzione in Iraq avevano scelto, a Nassiriya, di stabilire le loro sedi in luoghi estremamente protetti (penso, ad esempio, alle sedi delle forze americane e delle forze inglesi), proprio per questa stima che la popolazione sin dall’inizio ha manifestato nei confronti dei nostri soldati, il nostro contingente aveva deciso di stabilirsi nella città, nel pieno centro di Nassiriya.



Mi pare quindi che questa mozione rappresenti senz’altro un’inutile speculazione. Quella che il Consigliere Prete ci ha declamato questa sera è soltanto - e a tutti gli effetti - una bella favoletta ideologica, buona soltanto per riempire le piazze con bandiere che portano scritto “pace”. In realtà, quelle stesse bandiere sono state usate (e l’intervento del Consigliere Prete lo dimostra) per vomitare un odio ideologico, preconcetto e a priori nei confronti degli Stati Uniti d’America e delle forze che hanno partecipato alla missione in Iraq.



Sarebbe facile replicare, sarebbe facile anche elencare - e il Consigliere Prete di certo non l’ignora - i veri crimini contro l’umanità che sono in ballo in questa vicenda, i crimini che ha commesso Saddam Hussein - e non da pochi anni a questa parte: l’uso del gas nervino nei confronti degli iraniani durante la guerra tra Iran e Iraq, il sistematico sterminio nei confronti della popolazione curda. Chiedo al Consigliere Prete se questi, per lui, non sono crimini contro l’umanità, i veri crimini contro l’umanità. Sarebbe poi facile portare le testimonianze, ad esempio, della comunità cristiana irachena (che per altro, grazie alla presenza nel governo iracheno di Tarek Aziz - che non è musulmano ma è un cristiano caldeo – non fu perseguitata negli anni del regime di Saddam). Per bocca di alcuni significativi esponenti, i cristiani d’Iraq hanno sottolineato che, dopo l’intervento anglo-americano, sia la loro comunità, sia l’intera popolazione vivono meglio.



Vede, Consigliere Prete, anche considerando tutte le obiezioni possibili al riguardo, io non riesco (al contrario di lei), né a dire né a pensare che, in questa storia, gli Stati Uniti rappresentino il male assoluto, e che essi si trovino dalla parte del torto, o che siano invasori illegittimi di quello che il Consigliere Borsa ha definito “uno Stato sovrano”. Non esistono gli elementi oggettivi per sostenere, come state facendo voi, che gli Stati Uniti d’America siano il “male assoluto del mondo”.



La questione che voi ci proponete questa sera coinvolge e deve coinvolgere anche i nostri sentimenti. Prima il Consigliere Di Lorenzo parlava di quello che può voler dire vedere morire tragicamente un proprio collega di lavoro. Allo stesso modo io dico quello che ha voluto dire per me vedere i giovani soldati di Nassiriya (molti, peraltro, miei coetanei) morire in quel modo. Non vi è e non vi può essere alcuna giustificazione, nessuna attenuante politica a quello che è accaduto a Nassiriya. Usare i possibili errori di politica estera degli Stati Uniti come giustificazioni di quanto accaduto a Nassiriya (come stanno facendo i colleghi di “Città partecipata” e “Rifondazione Comunista”) vuol dire soltanto, a conti fatti, stare dalla parte di Saddam Hussein; ha voluto dire e vuol dire non comprendere che quello per cui hanno pagato i soldati italiani è una causa di pace, di giustizia, di libertà.



Io penso e mi auguro che il sacrificio dei giovani di Nassiriya possa servire, nel mondo, a proseguire, con sempre maggiore fermezza, la lotta alla barbarie del terrorismo suicida che vuol colpire al cuore i cardini della nostra civiltà. E’ una lotta dura, dalla quale (come ha detto il cardinal Ruini) non possiamo esimerci. Non possiamo esimerci dal combattere per una causa che, come ci auguriamo, porterà nel mondo più libertà, più pace e più democrazia.



Elogio del Festival targato Tony Renis

di Gianteo Bordero - 12 marzo 2004

Il festival di Sanremo, come ogni anno, non ha mancato di suscitare polemiche. Nel bene e nel male, la manifestazione canora rivierasca calamita attorno a sé l'attenzione di giornali, telegiornali, riviste...CONTINUA...

mercoledì 10 marzo 2004

"...e liberaci dal Maligno"

di Gianteo Bordero - 5 marzo 2004

«Il più grande successo di Satana è riuscire a far credere che non esiste»: parola di don Gabriele Amorth, uno degli esorcisti più famosi e, a quanto pare, di successo. A Satana, recentemente, ha dedicato una puntata la trasmissione di Rai3 "Enigma", andata in onda lo scorso venerdì...CONTINUA...

giovedì 4 marzo 2004

G.K. Chesterton: l’avventura di un uomo vivo

di Gianteo Bordero (testo di una conferenza tenuta a Genova il 31 marzo 2003)

"Gilbert Keith Chesterton non è cresciuto in una famiglia religiosa e non ha ricevuto una formazione cristiana nel senso preciso del termine. Non è stato preparato alla sua missione apologetica da qualche agguerrita università pontificia. Nessun movimento culturale cattolico l’ha illuminato"...CONTINUA...



mercoledì 3 marzo 2004

La sinistra nel pallone

di Gianteo Bordero - 27 febbraio 2004

In Italia, il bello del calcio è che, come si suol dire, esistono 50 milioni di commissari tecnici, che si danno solitamente convegno, il lunedì mattina, nei tanti bar del paese. Tra questi cinquanta milioni di allenatori - ognuno dei quali ha le sue idee tecniche, tattiche, strategiche - vi è anche, e a buon diritto...CONTINUA...

martedì 17 febbraio 2004

INTERVENTO IN RISPOSTA ALLA MOZIONE PRESENTATA DAI GRUPPI CONSILIARI DI MAGGIORANZA (“DS”, “LA MARGHERITA”, “INSIEME PROTAGONISTI”) AD OGGETTO: IL TEMPO PIENO E PROLUNGATO NEL QUADRO DELLA RIFORMA SCOLASTICA PROPOSTA DALL’ATTUALE GOVERNO / MOZIONE PRESENTATA DAI GRUPPI CONSILIARI “RIFONDZIONE COMUNISTA” E “CITTA’ PARTECIPATA” AD OGGETTO “RIFORMA DELLA SCUOLA”



Consigliere BORDERO Gianteo (Forza Italia) - Noto con dispiacere che ancora una volta la mozione e l’ordine del giorno, così come sono stati presentati dal capogruppo dei DS, non vanno a toccare i reali problemi di cui stiamo trattando: mi sorprende che il Consigliere Pedroni non sia stato in grado, o non abbia voluto - o forse perché non vi era la materia per farlo - citare espressamente gli articoli del decreto attuativo della riforma Moratti, la cui prima parte è stata approvata la scorsa settimana. Mi pare invece che il Consigliere Pedroni abbia, per tre quarti del suo intervento, espresso quelle che sono delle preoccupazioni infondate. Si accusa il governo Berlusconi (e nello specifico il Ministro Letizia Moratti che è stata il promotore di questa riforma) di volere tagliare l’orario scolastico, di volere abolire il tempo pieno, di volere effettuare dei tagli selvaggi all’organico. Tutto questo allarmismo ha portato - come tutti abbiamo avuto occasione di leggere sui giornali - a delle manifestazioni (come la manifestazione a Roma), così come alle occupazioni che si stanno verificando anche in alcuni istituti della nostra Liguria.



Vi chiedo se per voi è un fatto normale, per esempio, portare in piazza e ad occupare le scuole dei bambini, dei ragazzi di 8-10 anni, mettendo loro in bocca degli slogan - offensivi peraltro, puramente offensivi - nei confronti del Ministro, nei confronti del governo, nei confronti delle istituzioni. Vorrei sapere se il Consigliere Pedroni ritiene che questa sia educazione. Visto che egli ha citato la parola “educazione” nel suo intervento vorrei sapere se il portare a occupare delle scuole, a gridare slogan puramente propagandistici dei bambini di 6, 8 e 10 anni rientri nel concetto di buona educazione del Consigliere Pedroni e dei membri della maggioranza.



La verità, visto che il Consigliere Pedroni non è stato in grado di citare alcun articolo concreto del decreto ministeriale… ….(vive proteste del Consigliere Pedroni)…Sì, sì, sì, ma qui stiamo discutendo di un decreto attuativo, di una riforma, non di un parere espresso da altri organismi……Scusi…vorrei continuare! Passiamo alle accuse rivolte contro la riforma. Per esempio, leggo un volantino, distribuito qualche mese fa dal “Comitato per la Difesa del Tempo Pieno e Prolungato” (che ha organizzato una manifestazione - nel caso specifico, che ho trovato su Internet, a Recanati) in cui si sostiene che “l’abolizione del tempo pieno e prolungato comporterà…”. Già la premessa da cui si parte, da cui queste manifestazioni di protesta partono, è sbagliata, come andrò poi a mostrare. Proseguo la lettura del volantino: “1) comporterà un danno educativo per tutti gli alunni che dovranno rinunciare ad un modello didattico di avanguardia e che fornisce ottimi risultati da oltre 20 anni; 2) un disagio sociale per i genitori che dovranno organizzare autonomamente l’attività didattica pomeridiana dei propri figli; 3) un possibile aggravio di costi per gli enti locali e le famiglie”.. Soprattutto nel secondo punto mi pare che emerga la mentalità che sta sotto anche a questa mozione e che invece, per contrasto, sottende il motivo per cui noi siamo totalmente favorevoli alla riforma del Ministro Moratti: il criterio fondamentale che la riforma segue è quello dell’introduzione di una maggiore possibilità e libertà di scelta per la famiglia.



In un documento distribuito dal Ministero si dice: “L’innovazione sostanziale introdotta dalla riforma Moratti è, da un lato, la libertà per le famiglie di scegliere fra i diversi progetti offerti dalla scuola e non come ora avviene, di doversi sottomettere in termini di progetto educativo alla volontà della maggioranza, dall’altro l’attuazione dell’autonomia didattica e organizzativa delle scuole”. Segue, nel medesimo documento, una nota - che mi sento di sottoscrivere in pieno - che dice: “la sinistra mente sapendo di mentire: rinnega l’autonomia organizzativa e didattica che proprio i loro governi nella scorsa legislatura hanno introdotto con la legge Bassanini del ’97 –Bassanini, come tutti sappiamo, non è un esponente di Forza Italia, bensì del partito che ha la maggioranza a Sestri Levante – e del regolamento del ‘99”.



Andiamo a leggere nello specifico il testo della riforma. Innanzitutto sarebbe opportuno che il Consigliere Pedroni distinguesse tra quella che viene chiamata la “scuola dell’infanzia” e quella che invece viene chiamata la “scuola primaria”, perché di fatto non sono la medesima cosa e sarebbe opportuno precisare - bisogna essere precisi, caro Consigliere Pedroni! Al capo 3 art. 5 si dice (il primo comma riguarda le finalità della scuola primaria), riguardo al problema del tempo e dell’orario scolastico: “Al fine di garantire l’esercizio del diritto-dovere di cui all’art. 4 - cioè l’articolazione del ciclo dei periodi – l’orario annuale delle lezioni nella scuola primaria, comprensivo della quota riservata alle regioni, alle istituzioni scolastiche autonome e all’insegnamento della religione cattolica in conformità alle norme concordatarie di cui all’art. 3 comma 1 e alle conseguenti intese, è di 891 ore, oltre a quanto previsto dal comma 2”. Comma 2: “Le istituzioni scolastiche, al fine di realizzare la personalizzazione del piano di studio organizzano, nell’ambito del piano dell’offerta formativa, tenendo conto delle prelevanti richieste delle famiglie, attività e insegnamenti coerenti col profilo educativo per ulteriori 99 ore annue la cui scelta è per gli allievi facoltativa ed opzionale, e la cui frequenza è gratuita”. E ancora: “Gli allievi sono tenuti alla frequenza delle attività facoltative per le quali le famiglie hanno esercitato l’opzione”.



Ditemi se questo vi sembra voler debellare, abbattere il servizio pubblico della scuola! E’ chiaro che abbiamo a che fare con un caso di evidente strumentalizzazione politica, un urlare ai venti per qualcosa che non c’è. La riforma Moratti invece va proprio nella direzione di quello che negava il Consigliere Pedroni, e cioè di una scuola al passo con i tempi; mi preme ribadire che l’idea fondamentale è quella che lo stesso Presidente Berlusconi portò avanti nella campagna elettorale del 2001: la battaglia per la libertà di scelta. Quando sento la sinistra gridare a questo presunto tentativo del governo di volere abolire il servizio pubblico della scuola, penso che questa sia una falsità, perché il decreto legge in questione non abolisce nulla, semplicemente introduce un criterio di libertà, cioè dice e ribadisce che “il primo soggetto depositario dell’educazione dei figli è la famiglia”. Questo criterio che viene introdotto va incontro ad una responsabilizzazione delle famiglie, non dice - come la sinistra vuole far credere – “Ah, se tutti i due genitori lavorano la scuola non garantirà più...ecc…” Non è vero, questo non è vero e lo sapete! La riforma invece introduce una libertà di scelta, combattendo l’idea che solo lo Stato sia il depositario dell’educazione.



Se oggi si parla tanto, per certi versi, di crisi della famiglia e di crisi dell’educazione, di questo certo non è responsabile quella cultura a cui ci sentiamo di appartenere. Vi ricordo - ma voi certamente conoscete la storia - che quando la scuola italiana nacque, quando si verificò l’unità d’Italia, esisteva già un sistema scolastico in tante zone dell’Italia, un sistema scolastico che era portato avanti da associazioni, ordini religiosi e istituzioni di vario tipo. Sappiamo tutti quello che si fece allora, quello che per esempio fece Cavour: l’incameramento dei beni delle scuole, la chiusura degli ordini che operavano nel sociale e nell’educazione, mantenendo soltanto gli ordini claustrali.



Concludo. Questa riforma – e vi pregherei, nelle vostre repliche, di essere altrettanto dettagliati e di non parlare sul nulla - è una vera buona riforma, che introduce più libertà, in linea con quanto dice la dottrina sociale della Chiesa: maggiore libertà per la famiglia, maggiore libertà per la persona, riconoscendo la famiglia e le libere associazioni di cittadini come i veri depositari dell’educazione dei giovani.



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(Dichiarazione di voto)



Consigliere BORDERO Gianteo Volevo esprimere il voto contrario del gruppo Forza Italia alla presente mozione, oltre che per i motivi esposti prima, anche perché alle critiche che avevamo mosso, sia io che il collega Consigliere Stagni, non è stato risposto con la concretezza delle norme che il decreto introduce. Si è risposto soltanto ripetendo delle preoccupazioni che, come già sottolineato prima leggendo il testo del decreto, si rivelano infondate nei fatti.



Volevo aggiungere che è significativa la preoccupazione che il sindaco ha espresso nel suo intervento, riferendosi al “nuovo criterio” introdotto dalla riforma. E’ vero, infatti, che questa riforma introduce un altro criterio rispetto al passato: è il criterio della libertà. Usciamo da un sistema che avevamo ereditato da decenni; la vera grande riforma della scuola precedente a quella del governo Berlusconi risale ancora al periodo fascista e fu la riforma di Giovanni Gentile.

La realtà è che in questi lustri si era venuta a creare una situazione, nella scuola italiana, per cui il primato non era più quello della persona e della libertà di scelta delle famiglie. Il primato spettava all’organizzazione e alla gestione del personale, mettendo in secondo piano il processo educativo rivolto agli allievi. Posso intuirlo, ma non capisco perché si abbia così paura della libertà, soprattutto della libertà di non subire un indottrinamento a senso unilaterale. È, questa della libertà, la direzione che il governo prende, perché la famiglia, essendo il primo depositario dell’educazione dei figli, ha il diritto naturale di educarli secondo l’impostazione culturale e religiosa che essa ritiene migliore: tante volte la scuola pubblica non si è rivelata in grado di garantire questa libertà d’educazione ed i casi che lo dimostrano, soprattutto quelli riguardanti le deformazioni nell’insegnamento della storia, sarebbero innumerevoli e non posso elencarli per motivi di tipo.



Concludo rivolgendomi al sindaco, facendo un appello al sindaco per l’ennesima richiesta di concretezza: mi sembra che definire come “devastanti” delle cose che sulla carta non ci sono e i cui effetti dobbiamo ancora vedere è quanto meno prematuro e parziale. Per il resto è tutta una favola quella dei tagli alla scuola pubblica che il governo Berlusconi starebbe facendo: andatevi a vedere quello che è stato realizzato, i finanziamenti che sono stati dati alle scuole e la programmazione di 67.000 nuove immissioni in ruolo. Parlare di tagli al personale, alle spese, alla scuola pubblica e della cancellazione del servizio pubblico, è semplicemente una menzogna. Ma con la menzogna non si vincono le elezioni: le elezioni si vincono quando si è in grado di proporre agli italiani un vero programma di libertà.



sabato 14 febbraio 2004

Fecondazione assistita: una buona legge

di Gianteo Bordero - 13 febbraio 2004

La legge sulla fecondazione assistita, approvata in via definitiva martedì 10 dalla Camera dei deputati, non è - come alcuni hanno voluto far intendere - un provvedimento "oscurantista" che "ci riporta al medioevo", ma è, nel suo insieme, una buona legge. Essa, infatti, tiene conto...CONTINUA...

venerdì 6 febbraio 2004

La libertà di scelta aiuta l'istruzione

di Gianteo Bordero*

pubblicato su "Il Giornale - edizione Genova" il 6 febbraio 2004


Caro Direttore,

deve quantomeno far riflettere la strumentalizzazione politica fatta dalla sinistra circa la riforma della scuola del ministro Moratti. Le occupazioni e le manifestazioni di queste settimane (anche nella nostra Liguria) fanno sorgere il dubbio che coloro che protestano con tanta veemenza abbiano almeno letto il testo del decreto attuativo della riforma stessa. Quando i manifestanti parlano di “smantellamento del servizio scolastico”, di “cancellazione del tempo pieno” e cose del genere, essi dimostrano un pregiudizio ideologico di non poco conto, un essere contro a priori rispetto a ciò che neppure si conosce. La realtà è che il criterio guida della riforma del governo è una riorganizzazione del tempo scolastico nell’ottica di una sempre maggiore libertà di scelta delle famiglie e quindi di una loro responsabilizzazione riguardo al percorso educativo dei figli. Non è accettabile il pensiero che lo Stato si possa sostituire all’inalienabile ruolo della famiglia; non è accettabile considerare lo Stato detentore del monopolio dell’educazione e dell’istruzione. Questo monopolio esiste solo laddove vigono il totalitarismo e l’oppressione ideologica. Un’iniezione di libertà (come quella introdotta dal ministro Moratti) non può che far bene al sistema scolastico italiano, come a qualunque sistema che voglia dirsi amante della libertà non solo a parole, ma anche nell’azione politica concreta. Che poi si strumentalizzino i bambini, mettendogli in bocca frasi politicizzate che essi non possono comprendere (come è accaduto nelle recenti manifestazioni), è un segno ulteriore della pochezza e della notevole parzialità di una protesta che non tiene conto, ancora una volta, della realtà.

*Vice presidente del Consiglio Comunale di Sestri Levante

Consigliere Comunale di Forza Italia, Sestri Levante
Forza Italia, dalla parte della realtà

di Gianteo Bordero - 5 febbraio 2004

"Gli Stati - era solito affermare Cosimo de' Medici - non si governano con li paternostri". Potrebbe essere questo il miglior commento a quanto Alberto Mingardi, giovane giornalista libertario, ha scritto qualche tempo fa in un articolo pubblicato sul Wall Street Journal-Europe (e ripreso, in Italia, dal "Riformista"), intitolato "Le vuote promesse di Silvio"...CONTINUA...

giovedì 5 febbraio 2004

Le "sinistre" bugie sulla riforma della scuola

Comunicato stampa del 5 febbraio 2003

Gruppo consiliare Forza Italia - Sestri Levante




Le due mozioni relative alla riforma della scuola del ministro Moratti, presentate dalla maggioranza di sinistra-centro e dai gruppi consiliari “Rifondazione Comunista” e “Città Partecipata”, sono state discusse ieri sera nel Consiglio Comunale di Sestri Levante. I presentatori delle mozioni, lacunosi sulla conoscenza dei contenuti della legge, sono stati facilmente smentiti dai due consiglieri di Forza Italia. Il nostro gruppo, con documentazione alla mano, ha confutato le argomentazioni false che da mesi la sinistra sta diffondendo nel paese. Infatti:



1) Non è vero, come dice la sinistra, che il tempo pieno è a rischio. E’ vero il contrario: il tempo pieno rimane e sarà offerto a tutti i bambini della scuola elementare gratuitamente, come in passato.

2) Non è vero che manca la copertura finanziaria. Già dal 12 settembre 2003 il governo ha varato un piano pluriennale di investimenti, pari a 8320 milioni di euro.

3) Non è vero che ci saranno tagli sul personale docente. Nella scuola dell’infanzia il numero degli insegnanti è stato incrementato, così come nella scuola primaria è iniziata l’immissione in ruolo di 78.000 docenti.



Il criterio guida della riforma Moratti è l’introduzione di una maggiore libertà di scelta per le famiglie, prime e inalienabili depositarie dell’educazione dei figli. La concezione statalista e illiberale della sinistra mette in secondo piano la famiglia e pensa lo Stato come fondamentale monopolista dell’educazione e della formazione dei giovani. La riforma del governo Berlusconi, invece, rimette al centro la persona e la famiglia: in tal direzione è da intendersi il riordino dell’orario scolare; esso non cancella, bensì libera e liberalizza il tempo pieno.



Infine ci dispiace constatare, come dati politici, da un lato l’allineamento del gruppo della Margherita (che a parole si richiama alla dottrina sociale della Chiesa) su posizioni di sinistra radicale, tradendo così la fiducia di tanti elettori; dall’altro lato rileviamo che il nostro gruppo è rimasto il solo (e l’assenza del consigliere dell’UDC lo dimostra), nell’opposizione, a portare avanti posizioni che si inseriscono nel solco della miglior tradizione liberal-democratica del nostro paese.



Graziano Stagni

Gianteo Bordero

sabato 31 gennaio 2004

"Forza Libertà" e i "comunisti senza comunismo"

di Gianteo Bordero - 29 gennaio 2004

Chissà che cosa hanno pensato, gli "illuminati" intellettuali della sinistra, nel vedere le celebrazioni del decennale di Forza Italia? Certe loro affermazioni perentorie le ricordiamo tutti: "Il partito di plastica", "il partito che non c'è" e via dicendo. Oppure, pensiamo a quello che affermò Massimo D'Alema poco tempo dopo la discesa in campo di Silvio Berlusconi...CONTINUA...

Quel che resta di un'illusione

di Alessandro Gianmoena - 13 novembre 2003

Nel corso dell'ultimo secolo abbiamo assistito ad un vero e proprio crimine perpetuato nei confronti di ciò che la cultura, fondata su millenni di storia dell'umanità, ha tradizionalmente servito: la verità e l'affermazione dell'uomo in quanto persona. L'inganno di un'illusione ha sedotto milioni di persone attraverso l'utopia di un mondo pensato come perfetto...CONTINUA...

L'obelisco di Axum. La storia e le vicende della sua restituzione all'Etiopia

di Edoardo Albani - 30 gennaio 2004

Il ritorno della stele di Axum in patria era previsto da tempo. Il trattato di pace tra Italia ed Etiopia, siglato a Parigi il 10 febbraio del 1947, prevedeva infatti per il nostro paese la restituzione, entro 18 mesi, di tutti i beni sottratti all'Etiopia a partire dal 3 ottobre del 1935. Tale impegno...CONTINUA...

L'incontinenza verbale della sinistra

di Gianteo Bordero - 16 gennaio 2004

Quello dell'opposizione, si sa, è un mestiere difficile, soprattutto se si è politici di mestiere. Figuriamoci, poi, se l'opposizione è rivolta contro quello che si appresta a divenire il governo più longevo della nostra storia repubblicana, portando a termine - ce lo auguriamo vivamente - un'intera legislatura sino alla sua scadenza naturale...CONTINUA...

martedì 27 gennaio 2004

Se al cinismo della sinistra non c'è proprio mai fine

di Gianteo Bordero* - "Il Giornale - edizione Genova" del 23 gennaio 2004

Caro Direttore,

al cinismo della sinistra non c’è mai fine! A Sestri Levante Rifondazione Comunista, assieme alla lista civica “Città partecipata”, ha presentato, all’attenzione della prossima seduta di Consiglio Comunale, una mozione che “usa” in modo meschino i tragici eventi di Nassiriya per alimentare la più pretestuosa ed ipocrita polemica politica. La mozione ha ad oggetto gli scenari di guerra in Irak e il ruolo dell’Italia nel medio-oriente. Secondo i consiglieri presentatori, partecipando alla ricostruzione in Irak, “si assimila il nostro paese ad una potenza occupante, ignorando altresì il dettato della Costituzione italiana – articolo 11 – e il diritto internazionale”. E’ evidente che le cose non stanno come i consiglieri di sinistra le dipingono e immaginano, perché la realtà è che un popolo è stato liberato dal regime tirannico, liberticida e oppressivo di Saddam. E mentre l’Italia piangeva i nostri giovani soldati che hanno pagato con la vita il loro amore per la pace e la libertà, a Sestri Levante c’era e c’è ancora chi dimostra che i muri dell’ideologia comunista non sono ancora caduti. E che, evidentemente, non sono bastate più di centoventi milioni di vittime del comunismo per far capire ai “compagni” il vero, tragico errore - ed orrore - che ha insanguinato (e, in alcuni casi, continua a insanguinare) tanti parti del mondo.

*vice-presidente del Consiglio Comunale di Sestri Levante

consigliere comunale di Forza Italia, Sestri Levante
L'incontinenza verbale della sinistra

di Gianteo Bordero - 16 gennaio 2004

Quello dell'opposizione, si sa, è un mestiere difficile, soprattutto se si è politici di mestiere. Figuriamoci, poi, se l'opposizione è rivolta contro quello che si appresta a divenire il governo più longevo della nostra storia repubblicana, portando a termine - ce lo auguriamo vivamente - un'intera legislatura sino alla sua scadenza naturale...CONTINUA...

venerdì 23 gennaio 2004

Scegliemmo la libertà

La nascita di Forza Italia raccontata da Gianni Baget Bozzo


di Gianni Baget Bozzo - 22 gennaio 2004

La nascita di Forza Italia è per me un evento della memoria. Ma quando si partecipa ad un evento che sarà storico non lo si sa. Tutto ciò che poi viene commemorato è vissuto da chi ne è partecipe come un avvenimento semi banale. Io ricordo le riunioni ad Arcore, a cui partecipavo con Antonio Martino, Pio Marconi, Paolo Del Debbio, Fedele Confalonieri, Marcello Dell'Utri e che non erano riunioni di fondazione ma esami di fattibilità. Sembrava soltanto che dovessimo tentare qualcosa soltanto perché la coscienza lo chiedeva...CONTINUA...

1994: da che cosa Silvio Berlusconi ha salvato l'Italia

di Gianteo Bordero - 21 gennaio 2004

Davvero i dieci anni dalla nascita di Forza Italia hanno coinciso con un mutamento epocale della politica e della società italiane. Nel 1994, la discesa in campo di Silvio Berlusconi e la vittoria del Polo delle Libertà e del Buon Governo impedirono che avesse luogo la "vittoria totale" di quella che Achille Occhetto, allora segretario del PDS, definì la "gioiosa macchina da guerra" della sinistra...CONTINUA...