mercoledì 22 febbraio 2006

Il «rischio educativo»,
la sfida di libertà di don Giussani
di Gianteo Bordero - 22 febbraio 2006
Cade oggi il primo anniversario della morte di don Giussani. Per l'occasione, la rivista di Comunione e Liberazione, Tracce, ha allegato al numero mensile un dvd contenente le immagini di una conferenza tenuta dal fondatore del movimento il 20 giugno del 1985, a Milano, sul tema dell'educazione. E' stato, quello dell'educazione, il grande carisma di don Giussani: la capacità di saper riproporre l'avvenimento cristiano non come una dottrina astratta e slegata dall'esperienza quotidiana di ciascuno, ma come l'incontro tra la domanda di verità e di bellezza...CONTINUA...
Quei cattolici «adulti» così pronti alla resa
di Gianteo Bordero - 21 febbraio 2006
Mentre i cristiani, nel mondo, continuano a morire per la violenza repressiva di gruppi fanatici o di regimi illiberali; mentre i sacerdoti vengono trucidati in varie parti del pianeta; mentre le chiese vengono date alle fiamme in Nigeria e in Libia (a Bengasi è accaduto ieri, come suggello finale alle proteste dei giorni scorsi), non una voce seria di condanna si alza dai cattolici «adulti» del centrosinistra, e in particolare da quelli che fanno parte della Margherita. Gli stessi che sabato sono saltati su come una molla contro Calderoli...CONTINUA...
Non c'è pace senza libertà religiosa
di Gianteo Bordero - 20 febbraio 2006
E' di dodici chiese date alle fiamme e di almeno quindici morti, tra cui un sacerdote cattolico, padre Michel Ejere, il bilancio degli scontri di sabato a Maiduguri, nello Stato del Borno, in Nigeria. Non è un fatto nuovo che nel più popoloso Paese del continente africano i cristiani subiscano violenze. E' dal 2000, anno in cui dodici Stati nigeriani hanno scelto la sharia come propria legge, che persecuzioni e martiri si sono moltiplicati. Ma gli episodi di sabato assumono rilievo particolare proprio perché si inseriscono nella scia di violenze che in queste ultime settimane ha infuocato il mondo musulmano...CONTINUA...

sabato 18 febbraio 2006

Ora i comunisti diffamano anche il Papa
di Gianteo Bordero - 17 febbraio 2006
Per timore di urtare la sensibilità dei musulmani e di fomentare lo spettro dello «scontro di civiltà», molti, dopo la pubblicazione delle vignette danesi su Maometto, hanno dato fondo a tutta la retorica politicamente corretta in loro possesso per deprecare, scongiurare, persino chiedere umilmente scusa per l'accaduto. Queste dichiarazioni, e molti degli articoli di commento al «caso vignette» apparsi sulla maggior parte dei quotidiani nazionali, si potrebbero raccogliere in un voluminoso testo che si potrebbe intitolare Dhimmitudine. Sottotitolo: La resa culturale...CONTINUA...
Parlare della laicità «come se Dio ci fosse»
di Gianteo Bordero - 16 febbraio 2006
«C'è un'infinità di ragioni per cui mi sono convertito - scriveva Chesterton -, ma tutte si riducono a una: che il cristianesimo è vero». L'ennesima polemica innescata dalla sentenza del Consiglio di Stato, che ha riconosciuto la legittimità della presenza del crocifisso nelle aule scolastiche italiane, ci riporta alla grande domanda che coinvolge a un tempo la sfera esistenziale individuale e quella sociale-politica: esiste un principio di verità della vita su cui possano poggiare, in maniera salda, le scelte personali e quelle sociali?...CONTINUA...
Berlusconi è in rimonta...
e a sinistra lo sanno
di Gianteo Bordero - 15 febbraio 2006
A Romano Prodi e agli altri leaders del centrosinistra, la campagna elettorale sta sfuggendo di mano. Già certi di avere ormai la vittoria in tasca, il Professore e i suoi alleati sono stati colti di sorpresa dalla capacità di Berlusconi di focalizzare nuovamente su di sé l'attenzione, di diventare ancora una volta il protagonista assoluto di questa campagna elettorale. Dopo la schiacciante vittoria alle regionali della scorsa primavera, per l'Unione la strada sembrava ormai in discesa e senza più ostacoli. Il presidente del Consiglio veniva dato per spacciato...CONTINUA...
L'impronta comunista
di Gianteo Bordero - 14 febbraio 2006
Alla base dello scontro sulla Tav, che ha smascherato l'ennesima contraddizione dello schieramento di centrosinistra, non vi sono soltanto motivi legati alla contingenza politica o a valutazioni tecniche sulla fattibilità dell'opera. C'è, molto più profondamente, uno scontro radicale tra due visioni distinte e distanti del mondo e della politica. Quello che oppone i «riformisti» all'ala estrema dell'Unione (Rifondazione, Verdi, Comunisti Italiani) è un'idea diversa del Paese, del suo sviluppo e del suo futuro. Le grandi opere vengono viste, dai primi...CONTINUA...
Unione, il programma del Potere
di Gianteo Bordero - 13 febbraio 2006
E così, alla fine, l'Unione prodiana si presenta di fronte agli elettori, per il voto del 9 aprile, con un programma di quasi trecento pagine (281, per la precisione). Esso ha, nelle intenzioni dei leaders del centrosinistra, lo scopo di fornire un vademecum su tutti gli aspetti della vita del Paese: dal lavoro alla scuola, dall'economia alla giustizia, dalla politica estera all'immigrazione. Queste trecento pagine sono il frutto, molto più che di una visione comune, di una estenuante mediazione tra gli undici partiti e partitini che compongono l'Unione. Un compromesso che ha cercato di tenere assieme Mastella e Caruso...CONTINUA...

venerdì 10 febbraio 2006

Turchia: quale libertà religiosa?
di Gianteo Bordero - 10 febbraio 2006
Più di quindicimila persone, ieri, hanno reso omaggio al feretro di don Andrea Santoro nella chiesa romana di san Fabiano e Venanzio, che fu la parrocchia in cui il sacerdote svolse il suo ministero prima della decisione di farsi «fidei donum» e di portare avanti la sua missione a Trebisonda, in Turchia. I funerali sono stati celebrati questa mattina in san Giovanni in Laterano dal cardinale Camillo Ruini, che nella sua omelia ha sottolineato come nella morte violenta di don Andrea «ricorrono tutti gli elementi costitutivi del martirio cristiano»...CONTINUA...
Che cosa ci insegna
la testimonianza di don Andrea Santoro
di Gianteo Bordero - 9 febbraio 2006
Tanti temi si incrociano attorno alle vicende di questi ultimi giorni. E' come se ci si fosse parata di fronte agli occhi, in tutta la sua portata, una realtà che troppo spesso, per paura, distrazione, noncuranza, tendiamo a non voler guardare in tutta la sua drammaticità. La reazione del mondo islamico alla pubblicazione delle vignette «sataniche» e l'assassinio di don Andrea Santoro hanno fatto risuonare, per l'ennesima volta, un campanello d'allarme che non si può ignorare. Ci hanno dato la sveglia, e siamo certi che di questi temi non potrà non tenere conto anche la politica nostrana...CONTINUA...
Su scuola non statale e pacs
emerge il laicismo dell'Unione
di Gianteo Bordero - 8 febbraio 2006
Ieri sera, a Porta a Porta, il cattolico «adulto» Romano Prodi ha trattato con imbarazzo temi come quelli della scuola non statale e dei pacs. Ciò dimostra, oltre al fatto che il Professore debba barcamenarsi e arrampicarsi sugli specchi per non creare altre lacerazioni - oltre a quelle già esistenti - nel carrozzone dell'Unione, anche come egli sia disposto a mettere da parte i principi e i valori cui dice a parole di richiamarsi pur di trovare un accordo che faciliti la presa del potere e la sua ascesa a Palazzo Chigi...CONTINUA...
Un seme di speranza per l'Occidente distratto
di Gianteo Bordero - 7 febbraio 2006
La salma di don Andrea Santoro è rientrata questa mattina in Italia. In un telegramma inviato ieri al cardinale Camillo Ruini, Benedetto XVI ha auspicato che «il sangue versato dal sacerdote diventi seme di speranza per costruire un'autentica fraternità tra i popoli». Sempre, nella storia della Chiesa, il sangue dei martiri e la testimonianza fino al sacrificio della vita sono stati la sorgente di nuova fede, l'origine di un'umanità nuova nel mondo segnato dalla violenza. Proprio nell'apparente vittoria della violenza, l'amore disarmato dei martiri...CONTINUA...
Difendere la vita
per difendere il senso della vita
di Gianteo Bordero - 6 febbraio 2006
«A che vale la vita - si chiedeva Giacomo Leopardi - se la felicità non esiste?». Non c'è, forse, domanda ancora oggi più bruciante di questa: essa esprime tutta la tensione dell'uomo alla ricerca di un significato stabile e decisivo per l'esistenza. Drammaticamente, però, emergono proprio nel nostro tempo gli esiti devastanti di una cultura che, a partire dal secolo scorso, ha teso a scindere la dimensione della vita da quella della felicità, ponendo questi due fattori in contrasto tra loro e dando così vita a un dualismo che ha avuto, come conseguenza più evidente...CONTINUA...

domenica 5 febbraio 2006

Pacs e Ru486,
il programma «sociale» dell'Unione
di Gianteo Bordero - 3 febbraio 2006
Cosa accadrebbe, in caso di vittoria elettorale dell'Unione, sui grandi temi della vita e della famiglia? Che cosa cambierebbe rispetto alla politica portata avanti in questi anni dalla Casa delle Libertà, dimostratasi particolarmente sensibile al rispetto di quei valori che segnano in profondità la cultura e la storia del nostro Paese? Prendiamo come caso emblematico quello che sta accadendo in Puglia sotto la presidenza regionale di Nichi Vendola, esponente di Rifondazione Comunista. E' di questi giorni la notizia...CONTINUA...
La politica estera di Prodi?
Gettare fango sull'Italia e su Berlusconi
di Gianteo Bordero - 2 febbraio 2006
Romano Prodi, incurante della gragnola di critiche che ogni giorno gli piove sulla testa proprio da parte di coloro che dovrebbero essere i suoi alleati, continua a esibirsi in spericolate dichiarazioni che vorrebbero fornire l'immagine di un'Unione forte, coesa e con le idee chiare sul programma per governare il Paese. Così ieri, da Bruxelles dove si trovava per presentare il programma di politica estera dell'Unione, il Professore bolognese ha affermato...CONTINUA...

mercoledì 1 febbraio 2006

L'utopia «sociale» di don Vitaliano
di Gianteo Bordero - 1 febbraio 2006
Sembra di risentire l'eco, a leggere un articolo di don Vitaliano Della Sala apparso questa mattina su Liberazione, di tanti discorsi che andavano di moda, tra i cattolici, dopo l'ondata sessantottina. Parve, allora, che il compito fondamentale ed esclusivo del credente fosse innanzitutto quello di farsi carico dei problemi sociali, di entrare a far parte da protagonista delle grandi «lotte di liberazione» dalle ingiustizie e dalle disuguaglianze. Fu, quello, un periodo drammatico nella storia della Chiesa. Quanti preti abbandonarono l'abito sacerdotale pensando che fosse più utile alla causa del mondo abbracciare l'ideologia...CONTINUA...
La «Deus caritas est»
non è un'enciclica «socialdemocratica»
di Gianteo Bordero - 31 gennaio 2006
Seconda puntata dedicata al tentativo, portato avanti dal Riformista, di annettersi la prima enciclica di Benedetto XVI. Sulle pagine del quotidiano diretto da Antonio Polito, Oscar Giannino e Giorgio Tonini hanno negli scorsi giorni definito la Deus caritas est come un testo «socialdemocratico». Ieri, poi, un articolo in prima pagina - intitolato «Ciò che la Chiesa insegna al riformismo» - è tornato sull'argomento. Da quest'ultimo commento emerge, ancora una volta, la debolezza e la parzialità argomentativa di chi vuole a tutti i costi etichettare ideologicamente un documento che sfugge ad ogni tentativo...CONTINUA...