domenica 16 settembre 2007

A Sestri Levante il centrosinistra
calpesta la libertà e la democrazia
COMUNICATO STAMPA
DEL GRUPPO CONSILIARE DI FORZA ITALIA SESTRI LEVANTE
14 settembre 2007

Dopo aver inferto un duro colpo alla libertà di informazione e di espressione a Sestri Levante impedendo alla Tv della Libertà di utilizzare uno spazio pubblico per svolgere la libera attività giornalistica e per dare voce ai cittadini sestrini, la maggioranza di sinistra-centro, nella seduta di Consiglio Comunale di ieri sera, ha calpestato anche le forme democratiche a tutela del corretto svolgimento del Consiglio medesimo. Il presidente del Consiglio Comunale, dottor Perego (Ds), e il vice-presidente, signor Ghietti (Margherita), hanno negato l’urgenza a mozioni che, secondo il regolamento per lo svolgimento del Consiglio Comunale, ne avrebbero avuto, inconfutabilmente, tutti i requisiti.

In particolare, è stata arbitrariamente negata la possibilità di discutere di un argomento, come quello della possibilità di esprimere il proprio pensiero attraverso il mezzo televisivo, molto caro alla cittadinanza e di cui giornali e televisioni si sono ampiamente occupati in questi giorni. In questo modo si sono svilite l’autorevolezza e, cosa ancora peggiore, la democraticità dell’organo eletto dai cittadini, che si è trasformato, per l’ennesima volta, in una dependance della volontà della maggioranza. La decisione del presidente Perego e del vice-presidente Ghietti non trova alcuna giustificazione se non quella di ottemperare ai dettami e alle volontà del sindaco Lavarello e della maggioranza. Una maggioranza che è tale dentro il Palazzo (e che anzi si è di recente allargata raccattando consiglieri di centrodestra che hanno tradito la fiducia a suo tempo accordata loro dai cittadini) ma che è ormai minoranza nei sentimenti e nelle convinzioni dei sestrini.

Lavarello e i suoi hanno violato sia la libertà che la democrazia: sono gli ultimi colpi di coda di una Amministrazione che si è rivelata, in questi quattro anni, incompetente, inefficace e dannosa per lo sviluppo della città.

Graziano Stagni (capogruppo)
Gianteo Bordero (consigliere e vice-presidente del Consiglio Comunale)

venerdì 14 settembre 2007

Opposizione imbavagliata a Sestri Levante
La democrazia è anche rispetto delle forme e dei regolamenti
    INTERVENTO DI GIANTEO BORDERO*
    IN APERTURA DELLA SEDUTA DI CONSIGLIO COMUNALE
    DEL 13 SETTEMBRE 2007

    Signor Presidente del Consiglio Comunale, credo che la decisione di rifiutare l’urgenza alla mozione presentata dal gruppo di Forza Italia riguardante il diniego, da parte della giunta, di concedere (alla Tv della Libertà) uno spazio pubblico per il libero esercizio dell’informazione giornalistica a Sestri Levante meriti qualche riflessione. Come vice-Presidente di questo Consiglio Comunale, mi sento in dovere di richiamare l’attenzione dei gruppi che lo compongono, quelli di maggioranza in particolare, sul vulnus alle forme democratiche a cui questa sera, per l’ennesima volta, assistiamo. La democrazia, infatti, può dirsi veramente tale soltanto se essa viene rispettata e soddisfatta anche nella sua dimensione formale, il che significa rispetto dei regolamenti che gli eletti si sono dati a garanzia del buon funzionamento degli organi rappresentativi.
      In particolare, signor Presidente, contesto il fatto che la Sua decisione di non concedere, contro ogni evidenza, l’urgenza alla mozione presentata dal gruppo di Forza Italia non venga da Lei motivata nel merito, ma calata dall’alto come una sorta di necessità ineluttabile. Ciò lascia pensare che l’esercizio del Suo ruolo di Presidente, che dovrebbe formalmente essere a garanzia di tutti i gruppi presenti in questo Consiglio Comunale, tuteli in realtà soltanto le formazioni che compongono la maggioranza, formazioni di cui Lei è espressione. E’ chiaro che in questo modo si svilisce l’autorevolezza e, cosa ancora peggiore, la democraticità di questo organo eletto dai cittadini, che si trasforma soltanto in una dependance delle volontà della maggioranza. Già altre volte, in questi quattro anni, era accaduto che mozioni urgenti (formalmente e sostanzialmente urgenti) presentate dai gruppi dell’opposizione venissero cassate da Lei senza alcuna motivazione degna di tal nome. Questa sera ci risiamo. Ci tocca nuovamente assistere al triste spettacolo per cui una mozione urgente (ripeto: formalmente e sostanzialmente urgente) viene spedita in fondo all’ordine del giorno e rischia così di essere discussa, come si suol dire, alle calende greche, quando cioè i motivi dell’urgenza saranno di fatto decaduti.

      Le ricordo, signor Presidente, che il regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale, all’articolo 19, afferma che una mozione può essere ritenuta urgente se essa riguarda “problemi o fatti di notevole urgenza e gravità o comunque fatti su cui la discussione non possa essere differita ad altra seduta, stanti i motivi di particolare rilevanza sotto il profilo di pubblico interesse”. Ora, è chiaro che la mozione presentata dal gruppo di Forza Italia possiede tutti i requisiti previsti dal regolamento per l’ammissibilità di una mozione urgente. La gravità: è “grave”, nel senso di “pesante”, “rilevante”, che una giunta comunale neghi a una televisione la possibilità di esercitare la libera informazione ai cittadini sui temi della vita amministrativa. Una “gravità” confermata dal rilievo che la decisione del sindaco Lavarello ha assunto sui mezzi di informazione nazionale, regionale, provinciale. Da qui discende anche la rispondenza della mozione di Forza Italia all’altro requisito previsto dal regolamento, ossia i “motivi di particolare rilevanza sotto il profilo di pubblico interesse”. Come si può affermare che la materia su cui verte la mozione di Forza Italia non risponde a tale “particolare rilevanza”, quando Sestri Levante è sotto i riflettori dei media nazionali e locali e quando questo è diventato il tema di cui tutti in città discutono?
        E’ chiaro che non si può affermare ciò, come è chiaro che la Sua decisione di questa sera, signor Presidente, aggiunge danno a danno: prima il danno alla libertà scaturito dalla decisione della giunta di impedire l’esercizio dell’informazione (un diritto tutelato dalla nostra Costituzione, quella Costituzione che la maggioranza politica di questo Consiglio Comunale venera a parole ma calpesta nei fatti); ora il danno alla democrazia e alle sue forme che scaturisce dalla Sua decisione di rifiutare l’urgenza a una mozione che chiedeva di discutere di un tema così importante e, proprio per tale importanza, non differibile ad altra data.
          Signor Presidente, colleghi Consiglieri, credo che fosse mio dovere, come vice-Presidente di questo Consiglio Comunale, richiamare tutti al rispetto delle forme che sono a garanzia della democraticità di questo organo eletto dai cittadini. Per quanto mi riguarda, valuterò tutte le possibilità previste dalla legge per impugnare una decisione, come quella assunta dal Presidente Perego, che non trova giustificazione alcuna se non quella di ottemperare ai dettami e alle volontà della maggioranza che lo ha eletto. Una maggioranza che è tale dentro il Palazzo (ed anzi si è recentemente allargata raccattando consiglieri eletti col centrodestra che hanno tradito il mandato popolare) ma che è ormai minoranza nei sentimenti e nelle convinzioni dei cittadini di Sestri Levante.

          *Vice-Presidente del Consiglio Comunale di Sestri Levante
          Consigliere comunale di Forza Italia, Sestri Levante