sabato 25 ottobre 2003

Quella domanda che non muore

Giovanna Zucconi, sull'ultimo numero dell'Espresso, l'ha ribattezzata "Generazione Boh": sono i ragazzi e i giovani tra gli 11 e i 24 anni, cui Eurisko ha dedicato un sondaggio di cui sono stati recentemente pubblicati i risultati…CONTINUA…
Animalisti

Ci aveva già provato, alcuni anni fa, Marina Ripa di Meana: per protestare contro l'uccisione degli animali da pelliccia, aveva fatto esporre un manifesto in cui posava integralmente nuda, vantando, come unica pelliccia...lascio a voi immaginare cosa. Poi vennero gli anni delle manifestazioni contro la caccia, che portarono a restrizioni - talvolta rilevanti - dell'attività venatoria…CONTINUA…

mercoledì 15 ottobre 2003

L’alternativa che non c’è

15 ottobre 2003

Com’era prevedibile, alla fine si è giunti anche ad una paventata quanto improbabile ipotesi di crisi del governo Berlusconi. Ad annunciarlo è stato, proprio in questi giorni, lo stato maggiore della Lega Nord, col capogruppo Cè e col coordinatore Calderoli. Essi hanno così reagito alla forte accelerazione che il vice-presidente del Consiglio, Gianfranco Fini, ha impresso alla sua proposta di legge per concedere il diritto di voto amministrativo agli immigrati regolari, residenti da almeno sei anni nel nostro paese. Da quello che emerge in queste ore, inoltre, sembra che, nel testo che Alleanza Nazionale si accinge a sottoporre al Parlamento, sia contenuta anche l’idea di concedere agli immigrati non solo l’elettorato attivo, ma anche quello passivo.



E’ significativo, politicamente, il fatto che questa tanto discussa legge abbia rinsaldato e reso ancor più evidente quella sorta di “patto d’acciaio” tra Alleanza Nazionale e i centristi di Casini, Follini e Buttiglione. E’ significativo poiché, tra le molte cose che fanno parte del contratto elettorale tra la Casa delle libertà e gli italiani non vi è cenno a proposte di questo tipo. E, tra le tante proposte possibili, quella in questione è forse l’unica – così come essa è stata formulata – a poter trovare un ampio consenso anche a sinistra. Non è casuale che, in queste ore, il gotha ulivista non perda occasione per far sapere all’altra sponda la sua disponibilità a votare e sostenere una legge sul diritto di voto agli immigrati così come è emersa dalle dichiarazioni di Gianfranco Fini.



E’ però chiaro che, allo stato attuale delle cose, una legge votata da An, Udc, Margherita, Ds e cespugli vari significherebbe di fatto (e per la gravità della materia in questione) una crisi della maggioranza e il profilarsi di una crisi di governo ora quanto mai inopportuna, non solo per il semestre di presidenza europeo a guida italiana, ma anche per le molte cose messe in cantiere dal governo Berlusconi, prima tra tutte la riforma delle pensioni. Alleanza Nazionale, inoltre, dovrebbe essere ben consapevole, facendo memoria del recente passato, che le sue più grosse debacle elettorali e di consenso sono giunte proprio nei momenti di una sua più marcata apertura al centrismo spinto quando non alla sinistra (come nel caso del famoso patto dell’Elefantino con Mario Segni, in occasione delle scorse elezioni europee).



E’ dunque ragionevole pensare che, in realtà, An e Udc non vogliano nell’immediato una crisi di governo che nuocerebbe innanzitutto a loro, e che tentino, in qualche modo, di avere quel peso politico che essi hanno visto insidiato dall’affermazione dell’asse Tremonti-Bossi nella vicenda legata alla riforma pensionistica (come in altre recenti vicende). Inoltre, alcuni episodi come quello dei franchi tiratori che hanno votato qualche emendamento della sinistra alla legge Gasparri, sono da leggersi come esito dell’animato dibattito che in questi mesi si sta svolgendo internamente al partito di Fini, e che vede una tensione - mai conosciuta da An così intensamente – tra l’anima della destra sociale di Storace e la destra di governo del vice-presidente del Consiglio.



In tutto questo, hanno buon gioco i centristi ad offrirsi come sponda ai malumori di Alleanza Nazionale nei confronti della Lega di Umberto Bossi: è dal 1996 che Rocco Buttiglione frequenta i congressi e i convegni di An auspicandone l’accentramento verso posizioni di tipo popolare europeo. Ora che il sogno dell’ex-segretario del PPI sembra avverarsi (anche se, a dire il vero, la proposta di legge sul voto agli immigrati assomiglia molto più ad una legge di stampo socialdemocratico), all’Udc non resta che prendere la palla al balzo per ottenere quel peso politico che da sola non avrebbe mai potuto avere.



Ad ogni modo, rimane vero quello che il presidente del Consiglio ha sostenuto alcuni giorni fa, quando ha detto che l’unica alternativa a questa maggioranza sono le elezioni. Perché, nelle cose, non si dà alternativa politica alla Casa delle libertà e al suo leader, Silvio Berlusconi. C’è chi dice, in questi giorni, che Gianfranco Fini stia già preparando la successione a Berlusconi; se questo fosse vero, avremmo il caso singolare (ma non troppo) di un aspirante premier che viene da destra, sostenuto dal centro sinistra e abbandonato infine dal suo stesso partito: un’immagine di premier da fantapolitica che, ci auguriamo, rimanga lontana dalla testa e dal cuore di Fini, proprio nel momento in cui sarebbe opportuna la fermezza delle scelte e delle proposte. A chiederlo, ne siamo sicuri, sono in primis quegli elettori di An che hanno avuto la tentazione, alcuni giorni or sono, di lasciare il partito e passare, seppur con rammarico, ad altre componenti della Cdl.



Sarebbe infine politicamente suicida “stracciare” il contratto con gli italiani nel nome di uno 0,5% di voti in più, proprio nel momento in cui l’Italia, grazie al suo presidente del Consiglio, vede rinsaldarsi il suo prestigio internazionale e il suo rinnovato ruolo di protagonista sulla scena europea e mondiale. Non succedeva dai tempi di Alcide de Gasperi, e di fuoriclasse della politica, come si sa, ne nasce uno ogni cinquant’anni.

mercoledì 8 ottobre 2003

Un nuovo Concistoro per la Chiesa Cattolica

Tutto era già fissato per il mese di febbraio del 2004, ma, con una certa sorpresa, il Concistoro che vedrà la creazione di 31 nuovi cardinali avrà luogo il prossimo 21 ottobre. Nello stesso mese di ottobre, poi, Giovanni Paolo II taglierà il traguardo dei 25 anni di pontificato…CONTINUA…



I nemici dell'anima

E' singolare vedere come, nel tempo della sconfitta storica del materialismo comunista, permanga ancora una sorta di veto - nel linguaggio cattolico che va per la maggiore - nei confronti dell'anima…CONTINUA…



Allah è entrato in classe

Tanto tuonò che piovve. Anche se solo per il breve spazio di un giorno, alla fine ce l'hanno fatta - i profeti del dialogo socialmente e religiosamente corretto - a fare quello ch'era nell'aria già da un po'. In una scuola della provincia dell'Aquila, il primo giorno di lezione, accanto al crocifisso, è apparso pure un simbolo legato alla religione islamica…CONTINUA…



Il catechismo sull'11 settembre (intervista a Gianni Baget Bozzo)

Quali sono le radici storiche, politiche e geopolitiche da cui proviene l'11 settembre?

Il terrorismo islamico proviene dal terrorismo occidentale, cioè dall'idea che l'occidente sia il male. Esso è una novità nell'Islam stesso che non ha mai conosciuto l'autodistruzione come mezzo di guerra santa. L'impronta culturale del terrorismo islamico è il nichilismo occidentaleCONTINUA…



Al centro s’avanza uno “strano” democristiano

Giovannino Guareschi, insuperato polemista, era solito affermare che lui si professava cristiano in un paese di democristiani. Non tutti forse sanno che cosa l’ideatore di don Camillo e Peppone si trovò a pagare per essersi sempre opposto a quella mentalità che, per decenni, portò ad identificare – almeno da noi, in Italia – l’essere cristiani col votare democristiano…CONTINUA…



Quello che le statistiche non dicono

Che cosa cercano oggi i giovani? Per che cosa si sentono mossi a spendere la vita? Ogni anno cifre e fiumi d'inchiostro riempiono le caselle delle statistiche; l'Istat fa monitoraggio e i sociologi provano a trarne delle conclusioni da loro reputate universalmente accettabili. Ma rimane infine uno spazio inaccessibile: sul cuore del singolo il monitoraggio non tiene…CONTINUA…



Meglio il consumismo del comunismo

Una delle obiezioni più frequenti che da varie parti viene rivolta alla società occidentale è rappresentata dall'accusa di consumismo. Oggi una superficiale lettura della storia porterebbe a dire che, finito (?) il comunismo, la vera battaglia culturale da compiere sia quella contro la cosiddetta "società dei consumi"…CONTINUA…



Il mestiere delle armi

“In questi anni della mia vita son sempre vissuto come un soldato; allo stesso modo sarei vissuto secondo il costume dei religiosi, se avessi vestito l’abito che voi portate”. Sono le ultime parole pronunciate da Giovanni dalle Bande Nere, figura centrale del pregevole film realizzato da Ermanno Ormi intitolato "Il mestiere delle armi"…CONTINUA…



Il caso Placanica e la fiera del cinismo no-global

Conobbi di vista Carlo Giuliani quando, nel maggio del 2001, la Facoltà di Lettere e Filosofia di Genova venne occupata da sedicenti collettivi studenteschi che facevano riferimento a vari settori della galassia della contestazione…CONTINUA…



G.K. Chesterton: "Il pugnale alato e altri racconti"

E’ uscita il mese scorso, edita da Rizzoli nella collana "I libri dello spirito cristiano", una preziosa antologia di racconti dello scrittore, giornalista e pensatore inglese Gilbert Keith Chesterton. Nato nel 1874 e morto nel 1936, Chesterton rappresenta, nel panorama culturale novecentesco, una figura affatto singolare…CONTINUA…



La parola all’io

E’ finito il tempo dell’ideologia di massa; si sono infranti i sogni che dal Sessantotto in poi dominarono il dibattito culturale, sociale e politico. La parola torna all’io…CONTINUA…



Elogio di una generazione

Padri cinquantenni che si lamentano della scarsa indole rivoluzionaria dei figli, figli che fanno fatica a sopportare la "retorica dell’impegno" che i padri propinano loro ad ogni buona occasione. Sono i dati che emergono da recenti studi e analisi sul cosiddetto "conflitto generazionale" che, da noi in Italia, si sta facendo sentire in maniera rilevante come mai prima d’ora…CONTINUA…



Il ritorno della mistica

“L’ultimo passo della ragione è di riconoscere che vi è un’infinità di cose che la superano” afferma Blaise Pascal nei suoi "Pensieri". Il razionalismo moderno, nato sulla scia della scissione anima-corpo operata da Cartesio, modificò in maniera radicale il concetto classico e poi medievale di "ragione"…CONTINUA…



La fede c'è, nonostante la "nuova" teologia

"La fede va avanti nonostante la Chiesa" è un refrain che spesso si sente pronunciare da chi non si riconosce in quella che, superficialmente, viene chiamata la "linea ufficiale". O, per dirla alla Loisy, "Gesù Cristo predicò il Regno…e venne la Chiesa". Oggi, dopo aver letto la sorprendente indagine svolta da Eurisko per conto del quotidiano "La Repubblica" circa la "situazione della fede" in Italia, potremmo dire, paradossalmente, che la fede va avanti nonostante la "nuova teologia" e nonostante i sociologi cattolici…CONTINUA…



L’Occidente tra felicità e ideologia

Torna alla ribalta il problema immigrazione. Solo nell’ultima settimana abbiamo assistito a numerosi sbarchi e – ciò che più ha colpito e ferito la nostra sensibilità – alla tragedia del naufragio nel quale hanno perso la vita più di cento immigranti…CONTINUA…



Le radici cristiane della tecnologia

“Siamo più occidentali e più cristiani quando prendiamo l'aspirina che non quando leggiamo Platone e i filosofi” amava ripetere un mio professore di filosofia. C'è del vero, in questa paradossale affermazione del mio illustre insegnante…CONTINUA…



Il realismo di un uomo libero

Marco Biagi, prima ancora che essere vittima del terrorismo, fu vittima della follia ideologica; vittima del rigurgito ideologico nato, in seno all'estrema sinistra, nei confronti di tutti coloro che (professori, sindacalisti, tecnici e consulenti ministeriali) seguivano e sostenevano l'intenzione del governo Berlusconi di porre mano in maniera decisa alla riforma del mercato del lavoro; quel mercato che Marco Biagi definiva "il peggior mercato del lavoro dell'intera Europa"…CONTINUA…



L'inganno esistenzialista

L'esistenzialismo è la filosofia del ripiegamento dell'uomo su di sé. E forse neppure possiamo chiamarla "filosofia" nel senso sistematico del termine: essa è, piuttosto, un certo modo di sentire, di intendere e di vivere la vita. Sui manuali liceali…CONTINUA…



La politica tra realtà, utopia e gnosi

Il realismo genera politica, l'utopismo genera il suo contrario: l'antipolitica. Molto oggi si discute sullo scarso interesse dei giovani nei confronti della politica. Esso deriva, sostanzialmente, proprio dall'abbandono del realismo come criterio e cardine cultural-politico per eccellenza…CONTINUA…



La metamorfosi del pacifismo

Che fine hanno fatto, in Italia, le folle pacifiste dopo la campagna anglo-americana in Irak? Smessa la maglietta anti-Bush e ammainata la bandierozza arcobaleno, esse sono tornate alla loro occupazione consueta: il giustizialismo e la guerra a Berlusconi…CONTINUA…



Quei martiri "ecclesialmente" scorretti

Mentre chierici e intellettuali cattolici, negli ultimi mesi, impegnavano il loro tempo in convegni e disquisizioni filologiche sulla "Pacem in terris" - l'enciclica di Giovanni XXIII assurta a manifesto del pacifismo integrale (si veda il libro, edito guarda caso dalle Paoline, "Pace! Voci a confronto sulla Pacem in terris"), ha fatto la sua comparsa sulla scena mediatica monsignor Macram Gassis. Vescovo sudanese in "esilio"…CONTINUA…



"Imagine"…e il pacifismo divenne religione

Chissà che cosa avrebbe detto Tommaso d'Aquino (il Santo dell'Eucaristia, colui che compose, tra una quaestio e l'altra, degli splendidi inni dedicati al Corpus Christi - tra cui gli un tempo universalmente conosciuti "Pange lingua" e "Tantum ergo"), se, negli scorsi mesi, fosse entrato in una chiesa durante lo svolgimento di una delle innumerevoli veglie e marce della pace e avesse sentito intonare, invece che le sue splendide e insuperate composizioni, quella "Imagine" di John Lennon…CONTINUA…



Libertà d'educazione e libertà d'impresa

La libertà della scuola e nella scuola (libertà d'educazione) è una delle condizioni necessarie affinché, in una società e in una comunità, si possa costruire un'autentica libertà nel lavoro e del lavoro (libertà d'impresa). L'educazione, intesa come "introduzione alla realtà totale" e come sviluppo integrale della persona, è il miglior antidoto nei confronti delle varie forme di manipolazione e di totalitarismo…CONTINUA...



Nichilismo e mentalità contemporanea

"Il più grande evento recente - il fatto che Dio è morto, che la fede nel Dio cristiano è divenuta inattendibile - inizia già a gettare le sue prime ombre sull'Europa […]. Noi ci sentiamo, alla notizia che il vecchio Dio è morto, come sfiorati da una nuova aurora…finalmente l'orizzonte ci sembra di nuovo libero, finalmente le nostre navi possono riprendere il largo, il nostro mare, il mare aperto è di nuovo là, e forse non c'è mai stato un mare così aperto". Così scriveva, nella "Gaia scienza" (1882) Friedrich Nietzsche…CONTINUA…



Il veleno modernista e i "New Ecclesial"

"Dove va la nuova teologia?" si chiedeva, in un articolo apparso nel 1946 sulla rivista "Angelicum", padre Garrigou-Lagrange. E rispondeva (siamo negli anni segnati dalla vicenda della cosiddetta "Théologie Nouvelle"): "Essa ritorna al modernismo"…CONTINUA…



Nichilismo e pacifismo

Da che cosa muove il pacifismo assoluto? Quali sono le sue matrici storiche e culturali? Può trovare origine nel Cristianesimo, o invece affonda le sue radici in correnti di pensiero addirittura contrarie ad esso?…CONTINUA…