Tutti i posteggi più cari a Sestri Levante
di Gianteo Bordero* - "Il Giornale" (ed. Liguria) del 19 agosto 2004
Sarà sicuramente capitato a molti, in questo periodo, di vedere su un noto quotidiano locale, a mezza pagina, la pubblicità promossa dall’amministrazione comunale di Sestri Levante con il titolo “Parcheggia lo stress”. Un’iniziativa che fa seguito alla nuova disciplina dei posteggi varata dalla giunta Lavarello all’inizio dell’estate, e che subito ha dato il la a polemiche, critiche e proteste da parte della cittadinanza, delle associazioni di categoria e delle forze politiche d’opposizione. Il provvedimento, infatti, ha ridisegnato la mappa delle zone a traffico e sosta limitati, ed ha stabilito una nuova tariffazione - al rialzo - per i posteggi a pagamento vecchi e nuovi. Il motivo delle vibranti proteste è stato il fatto che molti residenti e proprietari di seconde case si sono trovati, da un giorno all’altro, a dover pagare un ulteriore salasso (un euro e mezzo all’ora, per la precisione) oltre a quello già sborsato alle casse comunali a seguito dell’aumento generalizzato, nel 2004, di tasse e imposte (soprattutto l’ICI e la TARSU, la tassa per lo smaltimento dei rifiuti). Così, con una costosa operazione di marketing, l’amministrazione di centro-sinistra ha pubblicizzato la creazione di un cosiddetto “parcheggio di cintura” situato nella zona delle Cantine Mulinetti, sulla via Aurelia accanto alle aree ex FIT, in cui sta prendendo forma il tanto discusso (e discutibile) nuovo piano regolatore varato dal predecessore di Lavarello, il dottor Mario Chella. A leggere la pubblicità apparsa sul noto quotidiano locale, uno penserebbe di trovarsi di fronte a chissà quale meraviglia. Dopo aver vagato un po’ per la città cercando di raggiungere la meta indicata dai cartelli che invitano a “parcheggiare lo stress”, il già stressato automobilista si trova di fronte – invece - una spianata di terra battuta, sistemata alla bell’e meglio immediatamente prima dell’estate, senza neanche la delimitazione con le strisce per il singolo posto auto.
Per raggiungere poi il centro della città, la giunta ha messo a disposizione dei bus navetta, gratuiti, gestiti dalla Tigullio Pubblici Trasporti. E’ qui c’è l’ulteriore beffa per i residenti. Infatti è su di loro – che i bus navetta non li usano - che ricadranno, sotto forma di tasse, i costi dei viaggi così come i costi della maldestra operazione “parcheggia lo stress”. Con la scusa di voler fornire ai turisti un’adeguata ospitalità (basta andare nel posteggio di cintura per capire che l’ospitalità, quella seria, è tutt’altra cosa) l’amministrazione sestrese ha fatto un bel “regalino” al carrozzone della Tigullio Pubblici Trasporti, i cui bus, solitamente, sono semi-deserti. Così, se il biglietto non lo pagano i viaggiatori (vuoi perché turisti, vuoi perché delusi da un servizio ordinario inefficiente), sono obbligati a pagarlo i cittadini senza neanche usufruire del servizio. Cittadini sestresi che magari, in questo periodo, sono in giro per l’Italia a godersi le ferie, ignari del nuovo salasso che si troveranno a pagare. Questa mentalità assistenzialistica, mascherata dalla facciata di neo-paladini del turismo di qualità, dimostra ancora una volta quanto certa politica di sinistra sia lontana dai reali problemi quotidiani della gente e, nel caso di Sestri Levante, quanto sia difficile – per l’attuale giunta comunale – dare una parvenza di buona amministrazione proprio mentre, oltre al suddetto aumento delle imposte e ai soliti problemi di sicurezza e ordine pubblico che si manifestano durante l’estate, la cementificazione prevista dal nuovo piano regolatore va avanti a spron battuto.
*Vice-presidente del Consiglio Comunale di Sestri Levante
Consigliere comunale di Forza Italia, Sestri Levante
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