Se al cinismo della sinistra non c'è proprio mai fine
di Gianteo Bordero* - "Il Giornale - edizione Genova" del 23 gennaio 2004
Caro Direttore,
al cinismo della sinistra non c’è mai fine! A Sestri Levante Rifondazione Comunista, assieme alla lista civica “Città partecipata”, ha presentato, all’attenzione della prossima seduta di Consiglio Comunale, una mozione che “usa” in modo meschino i tragici eventi di Nassiriya per alimentare la più pretestuosa ed ipocrita polemica politica. La mozione ha ad oggetto gli scenari di guerra in Irak e il ruolo dell’Italia nel medio-oriente. Secondo i consiglieri presentatori, partecipando alla ricostruzione in Irak, “si assimila il nostro paese ad una potenza occupante, ignorando altresì il dettato della Costituzione italiana – articolo 11 – e il diritto internazionale”. E’ evidente che le cose non stanno come i consiglieri di sinistra le dipingono e immaginano, perché la realtà è che un popolo è stato liberato dal regime tirannico, liberticida e oppressivo di Saddam. E mentre l’Italia piangeva i nostri giovani soldati che hanno pagato con la vita il loro amore per la pace e la libertà, a Sestri Levante c’era e c’è ancora chi dimostra che i muri dell’ideologia comunista non sono ancora caduti. E che, evidentemente, non sono bastate più di centoventi milioni di vittime del comunismo per far capire ai “compagni” il vero, tragico errore - ed orrore - che ha insanguinato (e, in alcuni casi, continua a insanguinare) tanti parti del mondo.
*vice-presidente del Consiglio Comunale di Sestri Levante
consigliere comunale di Forza Italia, Sestri Levante
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