domenica 19 luglio 2009

UNA SCELTA STRATEGICA

da Ragionpolitica.it del 18 luglio 2009

Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, assieme ai ministri del Turismo (Michela Brambilla) e dell'Innovazione e Pubblica Amministrazione (Renato Brunetta) ha presentato mercoledì a Roma il portale ufficiale del turismo italiano, Italia.it. Un'iniziativa che il premier ha definito di «capitale importanza» per rilanciare il nostro sistema turistico e soprattutto per riuscire a far fruttare al meglio, anche in termini di ricadute sul Prodotto Interno Lordo, l'immenso patrimonio artistico, culturale, paesaggistico di cui il nostro paese gode.

La scelta del governo di riproporre un portale che era stato mal utilizzato dal precedente esecutivo di centrosinistra, peraltro dopo un ingente investimento di risorse pubbliche all'uopo dedicate, risponde però anche ad un'esigenza più specificamente politica, sentita come una necessità anche dagli stessi rappresentanti del settore. C'era bisogno, in sostanza, che il governo centrale ponesse un freno alla eccessiva frammentazione delle competenze in materia di turismo. Frammentazione che ha avuto luogo, nel nostro paese, in seguito alla sciagurata riforma del titolo V della Costituzione votata dal centrosinistra nel 2001. Essendo cioè entrato il turismo a far parte delle materie di esclusiva competenza regionale, alla fine è accaduto che si sono creati, in un unico Stato, ben 20 sistemi distinti e per certi versi distanti di promozione e valorizzazione turistica. Il risultato è stato che ogni Ente regionale si è interessato, come si suol dire, soltanto al proprio orticello, senza uno sguardo complessivo sull'Italia.

E' venuta meno, in sostanza, una politica turistica nazionale degna di tal nome, con conseguenze negative anche sul piano economico, che il presidente del Consiglio ha sottolineato nel corso della conferenza stampa di mercoledì. Attenuatasi ora la sbronza regionalista che per molti anni ha impedito al nostro paese di mettere in campo politiche organiche in materie strategiche per il futuro dell'Italia, è giunto il tempo di ragionare in termini di sistema-paese e non più di singolo sistema territoriale. Tutti sono chiamati a comprendere che se il turismo funziona in una Regione non è soltanto grazie ai meriti e alle iniziative più o meno originali di questo o quel «governatore», ma anche e soprattutto perché ad attrarre visitatori, alla fine, è sempre il «marchio» Italia in quanto tale e l'aggettivo «italiano» come sinonimo e garanzia di bellezza, qualità, gusto.

E' proprio per rispondere a questa necessità strategica che il governo Berlusconi ha deciso dapprima di creare un ministero ad hoc per il turismo, affidato a Michela Vittoria Brambilla, e ora di ridare nuova linfa al portale Italia.it, nel cui nome è già contenuto il programma: proporre un punto capace di dare unità e coerenza a ciò che, in questi ultimi anni, non di rado è stato pensato come avulso dal sistama-paese, come una monade autosufficiente. Ora, grazie alle iniziative del governo, si passa da una visone particolaristica ad una visione incentrata sull'interesse nazionale, in coerenza con quanto affermato dal Popolo della Libertà nel programma presentato agli elettori nell'aprile del 2008. Far «rialzare l'Italia» significa anche tornare a ragionare di turismo in una logica di sistema, l'unica capace di rispondere alla sfida della competitività all'interno del mercato globale e la sola a poter far fruttare al meglio l'immenso patrimonio di bellezza che è stato dato in dote al nostro paese, come ha scritto il presidente nel Consiglio nel messaggio di presentazione del portale: «L'Italia è il paese del cielo, del sole, del mare. Un paese magico, capace di incantare e di conquistare il cuore non solo di chi ci vive, ma anche di chi lo visita, di chi lo scopre per la prima volta. Un paese che regala emozioni profonde attraverso i suoi paesaggi, le sue città, i suoi tesori d'arte, i suoi sapori, la sua musica. Un viaggio in Italia, per noi italiani e per chiunque arrivi da ogni parte del mondo, è un viaggio nell'arte e nel bello. L'Italia è magica. Scopritela. Nascerà un grande amore».

Gianteo Bordero

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