CONSIGLIO COMUNALE DI SESTRI LEVANTE
GRUPPO CONSILIARE
“IL POPOLO DELLA LIBERTA’ – LEGA NORD – UDC”
COMUNICATO STAMPA DEL 18 SETTEMBRE 2009
Che il sindaco lasci in pace i frati cappuccini, che con la loro mensa svolgono un insostituibile servizio di carità e di vera accoglienza umana nei confronti dei poveri, degli ultimi e dei reietti, e inizi finalmente a fare il suo dovere di fronte alle situazioni di degrado, incuria, insicurezza e sporcizia che affliggono importanti aree della nostra città. Ricordiamo al sindaco che il suo dovere primario non è quello di perdersi in analisi e discettazioni sociologiche, bensì quello di far rispettare la legge servendosi dei poteri che lo Stato mette a sua disposizione.
E qui non c’è discorso che tenga: è compito dell’autorità comunale garantire che gli spazi pubblici, come ad esempio i giardini “Mariele Ventre”, possano essere frequentati da tutti i cittadini in totale sicurezza e tranquillità. E’ compito dell’autorità comunale assicurare il decoro, la pulizia e la vivibilità di tali spazi. E’ compito dell’autorità comunale verificare e sanzionare comportamenti che siano in palese violazione della legge nazionale vigente. Ed è compito dell’autorità comunale, infine, tramite i Servizi Sociali ed in collaborazione con le associazioni caritative e di volontariato presenti sul territorio - e non tramite qualche improvvisato “educatore di strada” - provvedere affinché le persone bisognose non siano abbandonate a se stesse.
Quello che non può essere in alcun modo tollerato, in chi è chiamato ad amministrare la cosa pubblica, è il menefreghismo, la non curanza, il lasciar correre, il chiudere un occhio (quando non tutti e due) pensando che i problemi si risolvano da soli. Ciò denota sia una mancanza di autorevolezza di fronte ai cittadini, sia una mancanza di sensibilità nei confronti di chi è nel bisogno. Purtroppo già molte volte, in Consiglio Comunale, abbiamo ascoltato il sindaco e gli esponenti della maggioranza mettere in contrapposizione l’aspetto della pubblica sicurezza e l’aspetto del sostegno agli ultimi, come se l’una cosa escludesse automaticamente l’altra. Evidentemente non è nelle corde di questa maggioranza la capacità di conciliare queste due dimensioni. Il risultato è che la Giunta Lavarello finisce col non fare né la prima cosa né la seconda.
Una politica saggia chiederebbe da un lato di rafforzare i controlli nelle zone a rischio, implementando i pattugliamenti e gli strumenti di deterrenza, denunciando e allontanando chi viola la legge e, dall’altro lato, chiederebbe di rafforzare (secondo il principio di sussidiarietà) le strutture già esistenti, come quella dei frati cappuccini, dotandole magari di altri servizi che a un tempo possano rendere più dignitosa la vita dei barboni, più sicure molte aree della città e più tranquilli coloro che le frequentano.
Gianteo Bordero (capogruppo)
Giuseppe Ianni
Marco Conti
Giancarlo Stagnaro
venerdì 18 settembre 2009
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