giovedì 11 giugno 2009

I BALLOTTAGGI DEL 21 E 22 GIUGNO

da Ragionpolitica.it dell'11 giugno 2009

Saranno 38 i ballottaggi che si svolgeranno domenica 21 e lunedì 22 giugno. 22 coinvolgeranno gli elettori delle Province, 16 quelli dei Comuni capoluogo. Per quanto concerne le prime, 10 sono nel nord Italia, 6 nel centro e le restanti 6 nel sud. 5 al nord, 5 al centro e 6 al sud per quanto riguarda invece le amministrazioni comunali. Dopo il primo turno dello scorso fine settimana, questi ballottaggi rivestono un'importanza particolare, perché potrebbero sancire un ulteriore salto in avanti dell'asse Popolo della Libertà-Lega Nord nel processo di radicamento nelle amministrazioni locali, anche in zone da tempo appannaggio del centrosinistra.

LE PROVINCE

Occorre innanzitutto ricordare che, laddove avrà luogo il ballottaggio, le amministrazioni provinciali uscenti sono tutte di centrosinistra: ogni vittoria del centrodestra rappresenterà quindi un doppio successo. Vediamo nel dettaglio, Regione per Regione, le sfide che si giocheranno.

Partendo da nord-ovest, in Liguria, a Savona, il candidato del centrodestra, Angelo Vaccarezza, ha mancato per pochi voti il successo al primo turno e riparte dal 49,5% contro il 38% dello sfidante di centrosinistra, Michele Boffa. In Piemonte è partita aperta a Torino, dove l'uscente Antonino Saitta ha pochi punti di vantaggio (+2,8%) su Claudia Porchietto, sostenuta da Pdl e Lega; ad Alessandria è avanti il candidato di centrodestra, Francesco Stradella, su Paolo Filippi, uscente del centrosinistra (46,6% a 43,3%). In Lombardia, una sfida molto importante si gioca a Milano, dove il candidato del centrodestra, Guido Podestà, ha anch'egli sfiorato la vittoria al primo turno (49,8%) e ora affronta il ballottaggio contro l'uscente Filippo Penati (38,8%). In Veneto, a Venezia, Francesca Zaccariotto di Pdl-Lega ha ottenuto il 48,3% dei voti e se la vedrà con l'uscente Davide Zoggia (41,9%); a Belluno Gianpaolo Bottacin, del centrodestra, è al 47,1%, mentre l'uscente Sergio Reolon è al 41,1%; a Rovigo Antonello Contiero (centrodestra) è avanti di 12 punti sull'avversaria di centrosinistra, Tiziana Virgili (48,7% a 36,7%). In Emilia Romagna, «zona rossa» per eccellenza, dove Pdl e Lega hanno già strappato al centrosinistra Piacenza, i giochi sono ancora aperti a Rimini (dove il candidato di centrodestra, Marco Lombardi, ha ottenuto il 42,5% dei consensi e può contendere la vittoria all'avversario Stefano Vitali, sostenuto da tutta la sinistra al gran completo, che il 6 e 7 giugno si è fermata al 48,3%) e a Parma, anche se con una forbice maggiore (Giampaolo Lavagetto del centrodestra è al 40%, l'uscente Vincenzo Bernazzoli al 49%); più complessa, per il centrodestra, la partita di Ferrara, dove il candidato del Pdl, Mauro Malaguti, parte con uno svantaggio di 22,5% percentuali rispetto a Marcella Zappaterra (27,2% a 49,7%): occorre però tenere conto che qui la Lega correva con un suo candidato, Davide Verri, che ha raccolto il 15% dei consensi, quindi l'esito della sfida è meno scontato rispetto alle apparenze.

Scendendo nel centro Italia, in Toscana, unica Regione che finora ha confermato tutte le amministrazioni provinciali della gauche, sarà ballottaggio nella roccaforte della sinistra Prato (dove Cristina Attucci del centrodestra affronta con il 41,5% Lamberto Gestri del centrosinistra, al 47,7%), ad Arezzo (Lucia Tanti del centrodestra parte dal 39,2% contro il 49,8% di Roberto Vasai, appoggiato da Pd, Idv e Sl) e a Grosseto (l'ex sindaco Alessandro Antichi, sostenuto da Pdl-Lega-Udc, è al 41,7%, mentre Leonardo Marras del centrosinistra al 47,7%). Nelle Marche, ad Ascoli Piceno, Piero Celani del centrodestra è al 40,9%, Emilio Mandozzi del centrosinistra al 30,5%; nella nuova Provincia di Fermo, Saturnino Di Ruscio (centrodestra) ha ottenuto il 41,8% dei voti e se la vedrà con Fabrizio Cesetti (centrosinistra), che è al 44,8%. Nel Lazio, la partita è ancora aperta a Frosinone (Antonello Iannarilli, centrodestra, è al 44,4%, e l'avversario Gian Franco Schietroma, centrosinistra, al 39%) e a Rieti (Felice Costini del centrodestra è al 45%, mentre l'uscente Fabio Melilli è al 44,4%).

E veniamo al sud. In Campania, Abruzzo e Molise il centrodestra ha già dato cappotto al centrosinistra (6 amministrazioni provinciali strappate agli avversari e 1 confermata). In Puglia ha già cambiato segno politico Bari, e sarà ballottaggio a Brindisi, Lecce e Taranto. Nel primo caso Michele Saccomanno del centrodestra affronta con il 43,9% Massimo Ferrarese del centrosinistra, al 44,4%; nel secondo il centrodestra, con Antonio Gabellone, è al 41,3%, mentre il centrosinistra al 36,7% con Loredana Capone (da segnalare che qui la candidata Adriana Poli Bortone, sostenuta da Udc e da numerose liste civiche, ha ottenuto il 21,9% dei consensi); nel terzo caso, infine, Domenico Rana del centrodestra è avanti, col 34,8%, sull'uscente Giovanni Florido, al 33,9% (anche qui il candidato dell'Udc, della Lega d'Azione Meridionale di Giancarlo Cito, del Partito Pensionati, della Fiamma Tricolore, ossia Giuseppe Tarantino, ha superato quota 20%, accaparrandosi il 23,8% dei voti). E chiudiamo con la Calabria, dove il ballottaggio avrà luogo a Cosenza e a Crotone: a Cosenza il candidato del centrodestra Giuseppe Gentile partirà dal 37,2% per sfidare l'uscente Gerardo Oliverio, che ha raggiunto il 46,9%; a Crotone Stanislao Zurlo del centrodestra, con il 29,6%, sfiderà Ubaldo Schifino del Pd (33,1%) - da notare che qui l'uscente Sergio Iritale, appoggiato da altre liste di sinistra, si è fermato al 20,5%.

I COMUNI

E veniamo ai Comuni capoluogo che andranno al ballottaggio. Anche qui, partendo da un nord-ovest che si già colorato d'azzurro a Biella, Verbania, Bergamo, Pavia, troviamo in Lombardia Cremona: il candidato di Pdl-Lega, Oreste Perri, è in vantaggio di qualche punto percentuale sull'uscente Gian Carlo Corada (45% a 41,6%). In Veneto, a Padova, il candidato del centrodestra Marco Marin sfiderà con il 44,8% l'uscente sindaco-sceriffo Flavio Zanonato, salito all'onore delle cronache per aver fatto erigere il famigerato «Muro» di via Anelli, invasa da spacciatori, prostitute e tossicodipendenti. In Emilia Romagna torneranno alle urne Bologna, Ferrara e Forlì. Nella città felsinea Alfredo Cazzola (centrodestra, 29,1%) se la dovrà vedere con Sergio Delbono, il candidato prodiano del centrosinistra, che si è fermato al 49,4% - da sottolineare che Giorgio Guazzaloca, ex sindaco di centrodestra prima dell'arrivo di Sergio Cofferati, ha raccolto con la sua lista civica, appoggiata anche dall'Udc, il 12,7% dei consensi; a Ferrara Giorgio Dragotto del Pdl (la Lega qui correva da sola) parte con 20 punti di svantaggio su Tiziano Tagliani del centrosinistra (25,5% contro 45,7%); situazione meno difficile, per il centrodestra, a Forlì, dove il candidato di Pdl-Lega-Udc, Alessandro Rondoni, col 40,3% affronterà Roberto Balzani del centrosinistra, al 49,4%.

Nel centro Italia, in Toscana, assisteremo a un ballottaggio fino a poco tempo fa impensabile in due roccaforti rosse come Firenze e Prato. Nella città gigliata il candidato del centrodestra, l'ex portiere della nazionale di calcio Giovanni Galli, col 32% sfiderà l'«Obama fiorentino», il giovane Matteo Renzi già presidente della Provincia, che al primo turno ha ottenuto il 47,5% dei consensi. A Prato, la distanza che separa il candidato del centrodestra, il valente imprenditore nel settore tessile e dell'abbigliamento, Roberto Cenni, da Massimo Carlesi del centrosinistra, è di soli due punti percentuali (45% a 47,5%). Nelle Marche si voterà ad Ancona (Giacomo Bugaro di Pdl-Lega è al 33,7%, Fiorello Gramillano del centrosinistra al 40,9%) e ad Ascoli Piceno (si contenderanno la guida della città Guido Castelli del centrodestra, che parte dal 43,2%, e Antonio Canzian del centrosinistra, 34,4%). In Umbria, a Terni, l'ex presidente della Corte Costituzionale Antonio Baldassarre, sostenuto dal Pdl e da una lista civica, tenterà di colmare il divario che lo separa da Leopoldo Di Girolamo del centrosinistra (37,1% a 49,4%).

Scendiamo al sud e troviamo, in Campania, Avellino, dove partono praticamente alla pari (313 voti di differenza, 42,9% contro 42,0%) Massimo Preziosi del centrodestra+Udc e l'uscente di centrosinistra Giuseppe Galasso. In Basilicata sarà ballottaggio a Potenza: qui 11 punti percentuali separano Giuseppe Molinari del centrodestra (35,3%) dall'uscente Vito Santarsiero del centrosinistra (46,4%). In Puglia si torna alle urne in tutte e tre le città capoluogo che sono andate al voto il 6 e 7 giugno: Bari, Brindisi, Foggia. A Bari, dove peraltro non sono state ancora assegnate tutte le schede e mancano all'appello 3 sezioni su 345, Simeone Di Cagno Abbrescia del centrodestra (46%) sfiderà l'uscente di centrosinistra Michele Emiliano (49%); a Brindisi l'uscente di centrodestra Domenico Mennitti (37%) se la dovrà vedere con Salvatore Brigante del centrosinistra (32,6%); a Foggia Enrico Santaniello del centrodestra è avanti di 15 punti percentuali su Gianni Mongelli del centrosinistra (41,9% contro 26,4%), con il candidato dell'Udc, Anna Lucia Lambresa, che ha raggiunto quota 18,5%. Finiamo con la Sicilia, dove il ballottaggio sarà a Caltanissetta, unico Comune capoluogo della Regione insulare ad essere andato al voto: qui si contrapporranno Michele Campisi del centrodestra (39%) e Fiorella Falci del centrosinistra (28,2%) - l'alleanza Udc-Mpa ha ottenuto il 19% dei consensi.

CONCLUSIONE

Come il lettore avrà potuto osservare, si tratta in moltissimi casi di partite ancora aperte, che il centrodestra deve giocare fino in fondo e con il massimo impegno, per consolidare la vittoria del 6 e 7 giugno, che ha già portato in dote all'alleanza Pdl-Lega 26 Province e 9 Comuni capoluogo. In numerose realtà tra quelle elencate saranno decisivi i voti dell'Udc, che ha scelto la strategia dell'«ago della bilancia», ma con cui occorre confrontarsi, caso per caso, e vedere se è possibile un'intesa amministrativa nel nome del buon governo. In conclusione occorre ricordare, come ha scritto nella sua lettera di ringraziamento agli elettori Silvio Berlusconi, che quello del ballottaggio è un «appuntamento a cui non bisogna mancare». Anche se sarà il primo week-end estivo, la posta in gioco è tale da sollecitare una partecipazione alta e convinta al voto.

Gianteo Bordero

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