sabato 4 ottobre 2008

AL VIA LA SCUOLA DIGITALE

da Ragionpolitica.it del 4 ottobre 2008

«Non è un gesto simbolico, ma l'inizio di un cambiamento. Occorre colmare il grave ritardo in cui abbiamo trovato l'istruzione pubblica in Italia». Con queste parole il presidente del Consiglio, nella conferenza stampa tenuta a Palazzo Chigi nel pomeriggio di giovedì assieme ai ministri dell'Istruzione, Mariastella Gelmini, e della Pubblica Amministrazione e Innovazione, Renato Brunetta, ha presentato il progetto del governo per l'informatizzazione della scuola italiana. Le nuove tecnologie offrono enormi possibilità per l'ammodernamento del nostro sistema scolastico, che deve marciare al passo con quelli del resto d'Europa. Non si tratta soltanto, come in parte già oggi avviene, di adoperare internet e l'informatica sul versante amministrativo, ma di allargarne l'uso anche nella didattica, per facilitare il lavoro dei docenti e il loro rapporto con gli alunni ad anche con le loro famiglie.

«Vogliamo offrire opportunità da un lato agli studenti, per apprendere meglio, e dall'altro ai docenti, per poter svolgere al meglio la loro professione», ha affermato il ministro Mariastella Gelmini. Fiore all'occhiello del provvedimento governativo è rappresentato dall'ingresso, in 10.000 aule italiane, della lavagna interattiva multimediale. L'investimento è di 20 milioni di euro per il 2008, e di altri 10 milioni di euro per il 2009. «Si tratta di uno strumento didattico innovativo - ha detto il ministro - che consentirà anche di sperimentare un nuovo rapporto tra i libri di testo e contenuti digitali». La lavagna, in questo senso, va a completare un percorso già iniziato con la Finanziaria, la quale aveva posto al centro dell'attenzione l'e-book, al fine di alleggerire il peso (sia in termini fisici che economici) dei libri di testo. Il nuovo strumento, come è emerso dalla spiegazione tenuta durante la conferenza stampa dal professor Giovanni Biondi, è un mezzo veramente straordinario, che ha il pregio di poter rendere ancor più affascinanti i contenuti delle lezioni scolastiche attraverso la loro interazione con i software più evoluti. La lavagna, inoltre, è in grado di registrare tutto ciò che avviene su di essa; in questo modo gli studenti che sono assenti si possono collegare da casa e rivedere la lezione.

Ma non finisce qui. Il progetto del governo per l'informatizzazione della scuola prevede infatti anche il potenziamento della dotazione informatica degli istituti (computer portatili e fondi per acquisire contenuti digitali), nuovi servizi in rete per le famiglie (pagella on line, registro digitale, accesso telematico al fascicolo elettronico dello studente), potenziamento delle connessioni (maggiore velocità, sicurezza e affidabilità), implementazione di servizi quali la formazione e la didattica a distanza dal vivo, l'interazione on line degli organi collegiali. Inoltre, 11 mila istituti saranno collegati tra loro in rete e alle pubbliche amministrazioni attraverso la connessione al Sistema Pubblico di Connettività.

Quello della digitalizzazione - ha tenuto a precisare il ministro - è il secondo pilastro su cui si regge la riforma della scuola. «La scuola del governo Berlusconi - ha affermato - riprende principi come il rispetto degli altri, l'impegno, la fatica nello studio, che forse la sinistra ritiene superati, ma è una scuola che guarda anche alla modernizzazione e che, attraverso un corretto impiego delle risorse, riesce a liberare finanziamenti per l'innovazione tecnologica». Insomma, strumenti quali quello della lavagna digitale non sono fini a se stessi, ma vanno inquadrati all'interno del generale progetto di riforma pensato dal ministro Gelmini per ridare alla scuola italiana autorevolezza, serietà, credibilità; per riportare la nostra Istruzione al passo con quella degli altri paesi europei; soprattutto, per rimettere al centro del nostro sistema scolastico la persona, quella dell'alunno e della sua famiglia, e quella dell'insegnante. In quest'ottica, tutto ciò che può aiutare la formazione di un circolo virtuoso nel rapporto tra i protagonisti del sistema formativo è il benvenuto. «Anche l'impiego dell'innovazione tecnologica - ha concluso il ministro - nella scuola va nella direzione di non rassegnarci alle basse performance, ma di lavorare tutti insieme per migliorare il nostro sistema dell'Istruzione».


Gianteo Bordero

Nessun commento: