Infatti abbiamo ricevuto la convocazione per il Consiglio Comunale di stamane soltanto nella giornata di martedì, e quindi soltanto quattro giorni prima dell’odierna adunanza. E qui vorrei sottolineare un fatto curioso: ci è sempre stato ripetuto, da un anno e mezzo a questa parte, che le convocazioni debbono giungere ai consiglieri almeno 5 giorni prima della seduta. Perciò martedì, incuriositi dal repentino cambiamento dei termini, abbiamo chiesto spiegazioni alla Segretaria, la quale ci ha risposto che, trattandosi di convocazione straordinaria – e non ordinaria – i giorni che potevano intercorrere tra la convocazione ed il Consiglio erano soltanto 3, così come recita il Regolamento per lo svolgimento del Consiglio Comunale. Quindi dovremmo dedurne che – bontà vostra –, essendo in questo caso stati 4 i giorni a nostra disposizione, ci è stato generosamente elargito un giorno in più.
Ma la verità, signora Presidente e colleghi Consiglieri, è che ormai l’Amministrazione naviga a vista, e il fatto che si sia arrivati temporalmente con l’acqua alla gola per far pervenire ai Consiglieri il documento di assestamento è il sintomo che con l’acqua alla gola questa Giunta ci si trova anche politicamente. Io le chiedo, Assessore Ceselli, così come chiedo ai Consiglieri della maggioranza, se voi consideriate un atto di rispetto nei confronti del Consiglio, e in particolar modo nei confronti dei Consiglieri della minoranza, far pervenire un documento così importante per la vita amministrativa di un Comune, come l’assestamento di bilancio, soltanto quattro giorni prima della seduta. Noi, da parte nostra, lo riteniamo un atto di mancanza di rispetto nei confronti del Consiglio e dei Consiglieri. Così come riteniamo una mancanza di rispetto nei confronti della minoranza l’aver escluso dall’odierna discussione le mozioni ancora pendenti dalla precedente seduta di Consiglio e le nuove mozioni e interrogazioni da noi presentate nel mese di novembre.
Il fatto che ciò sia avvenuto è un ulteriore segnale di un modo di procedere che ci lascia perplessi. Vi siete ridotti ad approvare di fretta l’assestamento di bilancio e vi siete dimenticati che esistevano anche le mozioni dell’opposizione. Come si suol dire, la fretta è cattiva consigliera. E lo è stata anche in questa occasione.
Con soli quattro – ma in realtà tre e mezzo – giorni a disposizione abbiamo quindi dovuto nottetempo immergerci, nostro malgrado, nell’analisi della documentazione che ci è pervenuta. E dobbiamo sùbito dire che non è stato un bel vedere. In otto mesi, cioè dal momento dell’approvazione del Bilancio di Previsione, siamo arrivati alla variazione numero 1400. Complimenti, Assessore Ceselli, è davvero un bel traguardo. Ma in negativo. Perché è il segno che anche per ciò che riguarda la gestione del bilancio, così come per tanti altri capitoli dell’Amministrazione, questa Giunta procede a tentoni, naviga a vista, e soprattutto con un preoccupante deficit di programmazione.
1400 variazioni di bilancio non sono più semplici variazioni: sono un nuovo bilancio. E per studiare un nuovo bilancio sarebbero stati necessari venti giorni come previsto dal Regolamento, e non i tre e mezzo che – ripeto, bontà vostra – ci avete concesso. Ma ormai al vostro modo di procedere abbiamo fatto il callo, e per questo diremo ancora più convintamente “no” a questo assestamento di bilancio che ci avete presentato.
Forse pensando di compiere un numero d’alta scuola propagandistica, ieri l’Assessore Ceselli si è premurato di diffondere sulla stampa locale quello che ormai è il suo cavallo di battaglia: i minori trasferimenti statali per il mancato introito dell’ICI sulla prima casa. Mi dispiace per lei, Assessore Ceselli, ma è un cavallo di battaglia che ormai sta tirando le cuoia. E vedremo perché. Dicevamo che, nella convinzione di fornire ai giornalisti uno scoop, l’Assessore ha snocciolato le cifre di quello che egli continua a definire «un furto, uno scippo, una rapina» da parte del governo. Il vero scoop, invece, è che l’Assessore Ceselli non è d’accordo neanche con se stesso. Su un quotidiano, infatti, leggiamo la dichiarazione dell’assessore secondo cui “la cifra confermata dei trasferimenti è 1.124.000 euro”. Apriamo un altro quotidiano e scopriamo che “la cifra confermata dei trasferimenti è 1.271.210,47 euro”.
In attesa che l’Assessore si metta d’accordo con se stesso, prendiamo in esame la parte dell’assestamento relativa alle entrate. E con sorpresa possiamo sùbito osservare che l’introito dell’ICI che è ancora di spettanza comunale, rispetto alle previsioni di bilancio subisce un aumento di ben 116 mila e rotti euro. Così le entrate derivanti dall’Imposta Comunale sugli Immobili (e cioè, tolta la prima casa, sulle abitazioni affittate a residenti come prima casa, sui locali destinati ad uso commerciale e artigianale, sulle unità immobiliari destinate ad alberghi e pensioni) ammontano, per il 2009, a 5.316.753,46 euro. Non è poco.
Veniamo ai trasferimenti statali, e diciamo una volta per tutte come stanno le cose. Tali trasferimenti ammontano, ad oggi, a 1.271.210,47 euro. Dice l’Assessore ai giornali: mancano all’appello 371.427 euro per arrivare alla cifra di 1.642.737 euro. Una cifra che, leggendo il bilancio di previsione, semplicemente non esiste. Ma tutto fa brodo per fare propaganda. Esiste semmai la cifra tonda tonda di 1.500.000 euro, ed è quanto l’Assessore aveva messo a bilancio alla voce “Trasferimento statale per minore gettito ICI”.
Il problema è che quella cifra, a bilancio, non aveva motivo di esserci, come spiegherò. Sicché non siamo di fronte ad un furto da parte del governo, bensì, semplicemente, ad un esercizio di finanza creativa da parte dell’Assessore. Per spiegarmi mi rifarò alle dichiarazioni dello stesso Assessore Ceselli in occasione della discussione sul bilancio di previsione, il 30 marzo 2009. Disse: «In piena corsa di bilancio del 2008 (siamo a giugno inoltrato con bilanci già abbondantemente impegnati) appare sul sito delle spettanze del 2008 per trasferimento gettito ICI un acconto del 50% di quanto dovuto, acconto pari a 652.531,20 euro e si evince che il trasferimento quindi nell’anno sarà pari a 1.305.000 euro circa. Il Comune però incassava dall’ICI in questione circa 1,5 milioni di euro con un taglio secco di 200 mila Euro. Bene, questo è “furto” e non a caso utilizzo questo termine». Proseguì l’Assessore: «A bilancio 2008 chiuso, primi giorni di gennaio 2009, sul sito delle spettanze del Ministero dell’Interno come per incanto – la racconto come una favola ma non lo è - la seconda rata del 2008 che doveva ammontare a 652.531,20 viene materializzata in euro 584.065,08, quindi altri 68.466,12 euro in meno e qui passa il termine giuridico di “scippo” del governo Berlusconi ai danni del Comune di Sestri Levante». E concluse: «Il bilancio 2009, quindi, viene costruito con le premesse che a fronte di un gettito ICI storico di 1,5 milioni di Euro, il Comune di Sestri Levante riceverà solo 1.236.596,28 con uno scippo di 263.403,72 e così avviene. Lo schema di bilancio passa in Giunta il 12 febbraio, ebbene, indovinate un po’? Fine settimana scorsa, 27 marzo 2009, gli uffici verificano il sito del Ministero dell’Interno e al Comune di Sestri Levante nelle spettanze ICI si materializza una vera e propria rapina: altri 112.020,20 Euro in meno, per un totale di 375.423,92 euro in meno rispetto a quanto dovuto».
Ora, Assessore, la domanda sorge spontanea: se Lei sapeva già a fine 2008 che l’introito per il mancato gettito ICI sarebbe stato inferiore al previsto, perché ha comunque messo a bilancio, per il 2009, la cifra di 1.500.000 euro? Avevo già formulato tale obiezione nel corso della discussione del bilancio di previsione e poi in altra occasione, senza però ricevere risposta alcuna.
Ma non è tutto. Nell’archivio del sito internet della Finanza Locale sono raccolti tutti i comunicati relativi alla questione dei trasferimenti per il mancato gettito ICI. Bene. La decisione del Governo Berlusconi di abolire l’ICI sulla prima casa è del 27 maggio 2008. Il 19 giugno il ministro dell’Interno emana un decreto nel quale si stabilisce che «Ai comuni, a titolo di anticipazione della compensazione per i minori introiti correlati al pagamento ICI, da effettuare da parte dei contribuenti entro il 16 giugno 2008, sono erogati rimborsi in misura pari al 50% dell'importo attestato con la certificazione resa in base al DM 15 febbraio 2008 al Ministero dell'Interno, quale gettito riscosso a titolo di ICI per gli immobili adibiti a prima casa di abitazione per l'anno 2007». Sulla base di tale decreto, il 7 luglio 2008 il Governo paga al Comune, quale contributo compensativo per i minori introiti dell’ICI sulla prima casa, 652.531,20 euro. Segue un altro decreto del ministro dell’Interno del 23 agosto 2008, nel quale vengono stabiliti i criteri ai fini della determinazione e attribuzione delle risorse compensative ai Comuni per il minore gettito ICI. Il 18 dicembre 2008, poi, un comunicato del ministero informa che «In data 12 e 13 dicembre scorso sono state disposte le ulteriori erogazioni per trasferimenti compensativi, per l’anno 2008, in relazione alle minori entrate ICI da abitazione principale, tenendo conto:
- di quanto complessivamente attestato dai comuni;
- degli stanziamenti di fondi;
- dei criteri per la determinazione del riparto fra i comuni;
- dell’anticipo già erogato nello scorso mese di luglio.
Tutto questo per ribadire la domanda che ho ricordato prima all’Assessore: perché Lei ha messo a bilancio, per il 2009, 1.500.000 euro, se era già chiaro che un calo, seppur lieve, vi sarebbe stato? Forse per avere a bilancio più entrate e coprire così maggiori spese nel momento in cui le entrate tributarie ed extratributarie erano già “a tappo”, come si suol dire, in seguito alla maxi stangata da Lei fatta cadere sui sestresi quest’anno? Ricordiamolo: passaggio dalla TOSAP (Tassa occupazione suolo pubblico) al COSAP (Canone Occupazione suolo pubblico) con relativo salasso per i cittadini; e aumento della TARSU, la tassa sui rifiuti solidi urbani, solo per citare gli aumenti più rilevanti.
Di fronte a tutto ciò, viene spontaneo ringraziare il governo per aver sottratto al Comune di Sestri Levante non i soldi dell’ICI, bensì la possibilità di usare un’altra leva fiscale per mettere le mani nelle tasche dei cittadini. Del resto, i precedenti dell’Assessore Ceselli in materia di ICI non erano granché confortanti: correva l’anno 2004 e al suo primo bilancio di previsione, tanto per mostrare di che pasta era fatto, l’Assessore pensò bene di: aumentare dal 4,5 al 4,75 per mille l’ICI sulla prima casa; di aumentare dal 4,5 al 6 per mille l’ICI sugli immobili affittati a residenti come prima casa; di aumentare dal 5,5 al 6,5 per mille l’ICI per i locali destinati ad uso commerciale e artigianale; infine, di aumentare dal 5,5 al 5,75 per mille l’ICI per le unità immobiliari destinate ad alberghi e pensioni. A causa di questi aumenti, nel primo mandato amministrativo della Giunta Lavarello, l’introito comunale per l’ICI è passato da 5.660.000 del 2003 a 6.650.000 euro del 2007, ultimo anno prima dell’abolizione dell’ICI sulla prima casa.
Tornando all’assestamento, che cosa vediamo, alla fine? Vediamo che comunque le entrate sono ancora in aumento: +96.000 euro di avanzo, +121.000 euro di ICI, + 20.000 euro di contributo ordinario da parte dello Stato, +65.000 euro di sanzioni amministrative, cioè di multe, +50.360 euro per alienazioni patrimoniali, +70.000 euro di trasferimenti dalla Provincia. In totale, si passa dalla previsione di 30.355.826 euro all’assestamento di 30.588.543 euro: +232.000 euro in più di entrate. Come faccia l’Assessore a piangere miseria rimane un mistero. Forse il suo sogno nascosto è, come ha detto nello scorso Consiglio Comunale l’amico Marco Conti, avere una macchina stampa-soldi per poter meglio spendere e spandere a destra e a manca, soprattutto a manca. Ma così, almeno, battendo moneta, eviterebbe di continuare a tartassare i cittadini sestresi.
Gianteo Bordero
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