giovedì 29 aprile 2010

IL BILANCIO 2010 DEL COMUNE DI SESTRI LEVANTE. LA GIUNTA LAVARELLO TIRA A CAMPARE

Intervento tenuto in occasione della seduta di Consiglio Comunale di Sestri Levante del 29 aprile 2010

Il Bilancio di Previsione che quest’oggi ci troviamo a discutere è, con tutta evidenza, un Bilancio deludente. Esso mostra in modo chiaro che la Giunta Lavarello “naviga a vista” e “non ha un progetto per la città”– per riprendere le parole usate qualche settimana fa dall’ormai ex consigliere comunale del Partito Democratico, Bruno Panteri, nel motivare le sue dimissioni. Che cosa emerge, infatti, analizzando il documento economico previsionale sottoposto alla nostra attenzione? Emerge una scelta amministrativa che potremmo definire, in poche parole, come la scelta del “tirare a campare”, del “galleggiare” e, per altri versi, del “vorrei, ma non posso”.

E’ emblematico, in tal senso, quanto è accaduto con il Piano delle Opere Pubbliche: un Piano che, secondo la Delibera di Giunta numero 187 del 30 ottobre 2009, avrebbe dovuto prevedere opere per un totale di 7.980.000 euro. Oggi, invece, quel Piano si riduce a un totale di euro 5.490.000. Due milioni e mezzo di euro in meno. Infatti troviamo, inserita nella Relazione Previsionale e Programmatica allegata al Bilancio, una nota in cui si spiega quanto segue: “A seguito di verifiche sulle attuali disponibilità finanziarie di Bilancio… ed ulteriori precisazioni tecniche… si rende necessaria una rivisitazione del suddetto programma”. Così, ad esempio, vengono sospese e, afferma la nota, “saranno poi inserite successivamente - speriamo, aggiungo io - in sede di quantificazione ed accertamento dell’Avanzo di Amministrazione 2009” le seguenti opere: secondo lotto della passerella sul porto; riqualificazione e difesa del litorale nella spiaggia di Ponente della zona di Sant’Anna; e ancora, realizzazione della nuova strada parco all’interno del Piano di riqualificazione delle aree ex FIT; manutenzione straordinaria dei cimiteri; e infine, asfaltatura delle strade comunali. Se a ciò si aggiunge che il terzo lotto della riqualificazione di Via Nazionale passa da 300 mila a 200 mila euro e che vengono stralciate dal Piano le opere di demolizione e messa in sicurezza della zona del Cantierino di Riva Trigoso in quanto dirottate nel progetto finanziato con fondi FAS per una parte e fatte rientrare nella competenza del Settore Urbanistica per un’altra parte, ecco che abbiamo la riduzione di 2 milioni e mezzo di euro.

Con un’incognita in più, sulla quale vorrei soffermarmi. L’incognita - chiamiamola così - è quella riguardante proprio il finanziamento FAS (Fondi per le Aree Sottoutilizzate) per il progetto di riqualificazione del fronte mare di Riva Trigoso. Come noto, il 21 aprile scorso il TAR della Liguria ha annullato la Delibera della Giunta Regionale numero 126 del 5 febbraio 2010, avente ad oggetto l’approvazione della graduatoria e la concessione di finanziamenti FAS per progetti integrati di riqualificazione urbana. In base alla citata Delibera, al Comune di Sestri Levante sarebbero dovuti giungere 4 milioni di euro.

All’indomani della decisione del Tribunale Amministrativo Regionale abbiamo letto sui quotidiani locali le dichiarazioni rassicuranti del Sindaco Lavarello, il quale ha affermato, tra le altre cose, che “il finanziamento non è messo in discussione”, poiché sarebbero solo difficoltà formali quelle derivanti dalla sentenza del TAR. In realtà, purtroppo, le cose non stanno così. E’ sufficiente leggere il testo della sentenza per rendersene conto: salta subito agli occhi, infatti, quanto scrive il Collegio giudicante spiegando le ragioni dell’annullamento della Delibera regionale, previa sospensione dell’efficacia della medesima. Il Tribunale osserva, in punta di diritto - e quindi da un punto di vista sostanziale e non meramente formale - che l’approvazione della graduatoria per l’assegnazione dei FAS non doveva essere di competenza dell’organo politico (cioè la Giunta regionale), bensì dell’apposita Commissione di valutazione, organo esclusivamente gestionale. “Oggi - cito dalla sentenza - costituisce principio cardine dell’azione dei pubblici poteri, quale diretta espressione dei canoni fissati dall’articolo 97 della Costituzione, quello della netta separazione funzionale tra l’attività di indirizzo e programmazione, riservata agli organi politici, e quella gestionale, riservata ai responsabili degli uffici e dei servizi”.

Ma, purtroppo, c’è di più. Perché il Tribunale Amministrativo lascia intendere che il problema sta a monte, e cioè nel Bando stesso per l’assegnazione dei FAS. E’ proprio il Bando, infatti, a prevedere, al punto 9.4, che - cito - “la Giunta regionale approva la graduatoria dei progetti ammissibili a finanziamento, e individua i progetti finanziati nell’ambito della dotazione finanziaria di 32 milioni di euro”. Se quindi, come pare leggendo il testo della sentenza, il nocciolo del problema sta nel Bando e non soltanto nella Delibera della Giunta regionale, è evidente che non basterà, non potrà bastare, come auspicato dal sindaco Lavarello, un semplice intervento dei dirigenti regionali per sanare la situazione. E’ probabile che la questione non possa essere risolta così facilmente. Tutto ciò potrebbe comportare l’allungamento dei tempi, il rischio di altri ricorsi e la possibilità di una diversa ripartizione dei fondi. Diciamolo chiaro: è davvero un “pasticciaccio brutto” quello compiuto dalla Giunta regionale, che mette a rischio il cospicuo finanziamento di un progetto che i cittadini rivani attendono ormai da molto tempo.

La sostanza della questione, su cui credo debba essere fatta un’attenta ponderazione da parte dell’Amministrazione comunale, è che ad oggi, dopo la sentenza del TAR, quei fondi, quei 4 milioni, non sono più nella disponibilità del Comune di Sestri Levante. Con due conseguenze di non poco conto: la prima è che il Piano delle Opere pubbliche si ridurrebbe così a 1 milione e 490 mila euro, di cui 1 milione di mutuo sempre inerente al progetto di riqualificazione del fronte mare di Riva Trigoso; la seconda - e più importante - conseguenza è che questa sera ci troviamo a votare un documento in cui vengono messi a bilancio 4 milioni di euro, cioè una parte rilevante del Bilancio stesso, che allo stato attuale non risultano più assegnati al nostro Comune. Se malauguratamente - ripeto: malauguratamente! - quei fondi non dovessero più rientrare nella disponibilità dell’Amministrazione, credo che si porrebbe un serio problema negli equilibri di Bilancio. Penso che, stanti così le cose, tutto si debba fare tranne che prendere sottogamba la questione. Per questo invito la Giunta e la maggioranza ad un’attenta riflessione su tutta la vicenda e sulle decisioni che l’Amministrazione dovrà adottare per non vedere andare in fumo il finanziamento FAS e tutto il progetto della riqualificazione del fronte mare di Riva.

Tornando al Piano delle Opere Pubbliche e al suo ridimensionamento rispetto alle previsioni originarie, alla fine dei conti risulta che, come stanziamenti di Bilancio per il Programma degli interventi per il 2010, vi sono soltanto, a livello di fondi comunali, 290 mila euro. Nella citata Delibera dell’ottobre 2009 erano 2 milioni e 980 mila euro.

E’ tutta in questi numeri la sostanza politica di un Bilancio che, come detto, rivela una Giunta che “naviga a vista” e che “vorrebbe ma non può”. L’ambizioso Piano del 2009 si è trasformato nel “pianino” del 2010, un “pianino” da “minimo sindacale”: la montagna ha partorito il topolino. Dai sogni alla realtà. E la realtà è che questa Amministrazione procede a tentoni proprio nel momento in cui la città avrebbe bisogno di una Giunta all’altezza della situazione, all’altezza delle enormi possibilità di sviluppo di Sestri, all’altezza delle aspettative dei cittadini.

Ci saremmo aspettati un Bilancio diverso. Lo dico alla luce di due elementi che avrebbero lasciato presagire una disponibilità finanziaria maggiore per il 2010 e una conseguente coraggiosa politica di investimenti e di sviluppo. Primo elemento: le risorse ottenute dalla deprecabilissima stangata fiscale dello scorso anno, con l’aumento della Tassa sui Rifiuti Solidi Urbani, con l’introduzione del Canone per l’Occupazione del Suolo Pubblico in sostituzione dell’omonima Tassa, con il rincaro generalizzato delle tariffe, con l’innalzamento dei costi per il rilascio dei tesserini Ztl e via tassando. Evidentemente quanto raccolto col salasso fiscale è servito soltanto per coprire i costi del già citato “minimo sindacale”, della minima ordinaria amministrazione, e talora, purtroppo, neppure di quella. Invece che mettere in atto una robusta razionalizzazione delle spese per liberare risorse utili allo sviluppo, avevate pensato che per questo fine fosse sufficiente la solita vostra politica: la politica dell’aumento delle tasse, delle imposte, delle tariffe. Il Bilancio 2010 è la prova provata che questa politica non produce mai gli effetti sperati, quando non produce effetti contrari. Certo, quest’anno vi siete limitati ad “aggiornare” soltanto la tariffa per il rilascio dei permessi di costruire lasciando invariate le altre tasse ed imposte. E avremmo voluto vedere, dopo la stangata dello scorso anno! A tutto c’è un limite, per fortuna, anche se temiamo che dall’anno prossimo possano riprendere gli aumenti. Ad esempio quello della TARSU: quest’anno, infatti, nonostante il rincaro del 2009, la copertura del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti è scesa dal 92% all’84%. E’ dunque prevedibile che l’anno prossimo, come si suol dire, saranno nuovamente dolori…

Il secondo elemento che ci faceva sperare in un Bilancio diverso per il 2010 è la totale copertura finanziaria garantita dal Governo per il mancato introito derivante dalla lodevole abolizione dell’ICI sulla prima casa. Abbiamo ancora tutti vivo il ricordo dell’Assessore Ceselli che l’anno scorso parlava di “furto”, “scippo” e “rapina” da parte dell’Esecutivo. Bene, informo i Consiglieri che, a fronte del milione e 500 mila euro messi a bilancio nel 2009 per il rimborso ICI, il Governo ne ha fatti arrivare al Comune di Sestri Levante 1 milione e 600 mila, la stessa cifra che sarà versata anche quest’anno, come risulta dal sito del ministero dell’Interno dedicato alla Finanza Locale. Non vi è stato dunque alcun “furto”, alcuno “scippo”, alcuna “rapina”. Anzi, come avevo annunciato già in miei precedenti interventi, il Governo ha garantito ai Comuni le somme che doveva garantire.

Insomma - e concludo - non ci sono davvero più alibi attraverso i quali scaricare su altri le responsabilità di un Bilancio che non riesce a garantire alla città quello slancio, quello spirito positivo, quelle risorse necessarie per mettere pienamente a frutto le sue molteplici eccellenze o per far emergere i suoi talenti ancora inespressi. Il Bilancio 2010 è lo specchio di una Giunta che, andreottianamente, tira a campare, visto che, come diceva l’ex leader della Dc, in politica - come nella vita - “è meglio tirare a campare che tirare le cuoia”. Ma a pagare il prezzo salato di questo immobilismo, di questa mancanza di slancio innovatore, di questa assenza di una visione complessiva sul futuro del nostro territorio, è ancora una volta la città nel suo complesso, che meriterebbe ben altra Amministrazione. Sono anni, ormai, che auspichiamo un cambio di rotta, uno scatto di reni, un sussulto all’insegna dell’alta politica. Dobbiamo prendere atto, anche questa volta, che le nostre speranze sono andate, purtroppo, deluse.

Gianteo Bordero

Capogruppo consiliare "Il Popolo della Libertà - Lega Nord", Sestri Levante

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