giovedì 23 dicembre 2010

SESTRI LEVANTE. NO DEL PDL ALLA VARIANTE AL PIANO EX FIT

Articolo del gruppo consiliare del Popolo della Libertà di Sestri Levante, pubblicato sul numero di dicembre del giornalino comunale.

La nuova variante al Piano di Riqualificazione Urbana (PRU) delle aree ex Fit, votata dalla maggioranza in Consiglio Comunale il 29 ottobre, non corrisponde in alcun modo agli interessi generali della città. Basta analizzare i punti salienti della delibera per rendersene conto.


1) La zona di Cantine Mulinetti, peraltro giù pubblica, viene fatta entrare nel PRU in quanto altrimenti non sarebbe possibile, allo stato attuale delle cose, realizzare il parco urbano dovuto alla città secondo la Convenzione stipulata dieci anni fa con il proprietario delle aree ex Fit e con il soggetto attuatore del PRU. I terreni inizialmente individuati come sede del parco, infatti, sono stati nel frattempo occupati dal cemento. Inoltre, mentre nelle previsioni iniziali il parco doveva espandersi su 29.765 mq, nella variante l’area si riduce a 22.450 mq.


2) Lo scopo dell’operazione, in realtà, non è il verde. Tant’è vero che la Relazione illustrativa della variante non parla più semplicemente di “parco”, bensì di “parco-parcheggio”. Avremo quindi un posteggio di “interscambio” con 343 posti auto, che sostituirà l’attuale tratto stradale dell’Aurelia da Cantine Mulinetti a via Sedini, e un’area sosta per camper localizzata a ridosso della ferrovia (il posto ideale e più tranquillo per sostare con un camper!).


3) Ecco in arrivo anche un’autorimessa in via della Chiusa, nella zona adiacente alle nuove case. Un’opera su tre livelli interrati per un totale di 345 box. La destinazione d’uso di tale autorimessa – afferma la Relazione Illustrativa – “è di tipo privato, a servizio della residenza”. Qui è stata usata una parola sbagliata: il posteggio su tre piani non sarà “a servizio” della residenza, bensì “a pagamento” della residenza. L’introduzione nella variante della struttura interrata su tre livelli comporta inoltre ulteriore cementificazione per 10.323 mq. L’indirizzo politico è ancora una volta chiaro: prima il cemento e poi, se verranno, il verde e la politica ambientale.


4) A meno che non si voglia spacciare per politica ambientale la decisione, contenuta nella variante, di ridimensionare il nuovo collettore fognario. Che non arriverà più dalle aree dell’ex Tubifera fino al “depuratore” di Portobello, come inizialmente previsto, bensì si fermerà in Piazza Bo. Il resto lo farà il vecchio collettore, con risultati che possiamo prevedere esalanti.

5) I costi della variante. In totale, le previsioni parlano di un costo complessivo di 4.043.817,32 euro. Di questi, 1.409.317,32 deriveranno da oneri di urbanizzazione e oneri aggiuntivi. 210.000 euro arriveranno da altre risorse private. Le risorse pubbliche previste ammontano invece a 2.424.500 euro. Per l’ennesima volta il rapporto costi/benefici, tra risorse pubbliche impiegate e vantaggi per la città, è purtroppo sbilanciato a sfavore dei sestresi. Del resto, è così sin dagli inizi dell’operazione sulle aree ex Fit. E’ stato così, continua ad essere così.

Per questo abbiamo detto no alla variante e per questo, nei prossimi mesi, porremo in atto ogni iniziativa politica utile a contrastarla. Nel frattempo, cogliamo l’occasione per augurare a tutte le sestresi e a tutti i sestresi un buon Natale e un felice inizio di nuovo anno. Con la speranza che porti buone nuove.


Gianteo Bordero (capogruppo)

Marco Conti
Giancarlo Stagnaro

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