Opposizione imbavagliata a Sestri Levante
La democrazia è anche rispetto delle forme e dei regolamenti
INTERVENTO DI GIANTEO BORDERO*
IN APERTURA DELLA SEDUTA DI CONSIGLIO COMUNALE
DEL 13 SETTEMBRE 2007
Signor Presidente del Consiglio Comunale, credo che la decisione di rifiutare l’urgenza alla mozione presentata dal gruppo di Forza Italia riguardante il diniego, da parte della giunta, di concedere (alla Tv della Libertà) uno spazio pubblico per il libero esercizio dell’informazione giornalistica a Sestri Levante meriti qualche riflessione. Come vice-Presidente di questo Consiglio Comunale, mi sento in dovere di richiamare l’attenzione dei gruppi che lo compongono, quelli di maggioranza in particolare, sul vulnus alle forme democratiche a cui questa sera, per l’ennesima volta, assistiamo. La democrazia, infatti, può dirsi veramente tale soltanto se essa viene rispettata e soddisfatta anche nella sua dimensione formale, il che significa rispetto dei regolamenti che gli eletti si sono dati a garanzia del buon funzionamento degli organi rappresentativi.
In particolare, signor Presidente, contesto il fatto che la Sua decisione di non concedere, contro ogni evidenza, l’urgenza alla mozione presentata dal gruppo di Forza Italia non venga da Lei motivata nel merito, ma calata dall’alto come una sorta di necessità ineluttabile. Ciò lascia pensare che l’esercizio del Suo ruolo di Presidente, che dovrebbe formalmente essere a garanzia di tutti i gruppi presenti in questo Consiglio Comunale, tuteli in realtà soltanto le formazioni che compongono la maggioranza, formazioni di cui Lei è espressione. E’ chiaro che in questo modo si svilisce l’autorevolezza e, cosa ancora peggiore, la democraticità di questo organo eletto dai cittadini, che si trasforma soltanto in una dependance delle volontà della maggioranza. Già altre volte, in questi quattro anni, era accaduto che mozioni urgenti (formalmente e sostanzialmente urgenti) presentate dai gruppi dell’opposizione venissero cassate da Lei senza alcuna motivazione degna di tal nome. Questa sera ci risiamo. Ci tocca nuovamente assistere al triste spettacolo per cui una mozione urgente (ripeto: formalmente e sostanzialmente urgente) viene spedita in fondo all’ordine del giorno e rischia così di essere discussa, come si suol dire, alle calende greche, quando cioè i motivi dell’urgenza saranno di fatto decaduti.
Le ricordo, signor Presidente, che il regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale, all’articolo 19, afferma che una mozione può essere ritenuta urgente se essa riguarda “problemi o fatti di notevole urgenza e gravità o comunque fatti su cui la discussione non possa essere differita ad altra seduta, stanti i motivi di particolare rilevanza sotto il profilo di pubblico interesse”. Ora, è chiaro che la mozione presentata dal gruppo di Forza Italia possiede tutti i requisiti previsti dal regolamento per l’ammissibilità di una mozione urgente. La gravità: è “grave”, nel senso di “pesante”, “rilevante”, che una giunta comunale neghi a una televisione la possibilità di esercitare la libera informazione ai cittadini sui temi della vita amministrativa. Una “gravità” confermata dal rilievo che la decisione del sindaco Lavarello ha assunto sui mezzi di informazione nazionale, regionale, provinciale. Da qui discende anche la rispondenza della mozione di Forza Italia all’altro requisito previsto dal regolamento, ossia i “motivi di particolare rilevanza sotto il profilo di pubblico interesse”. Come si può affermare che la materia su cui verte la mozione di Forza Italia non risponde a tale “particolare rilevanza”, quando Sestri Levante è sotto i riflettori dei media nazionali e locali e quando questo è diventato il tema di cui tutti in città discutono?
E’ chiaro che non si può affermare ciò, come è chiaro che la Sua decisione di questa sera, signor Presidente, aggiunge danno a danno: prima il danno alla libertà scaturito dalla decisione della giunta di impedire l’esercizio dell’informazione (un diritto tutelato dalla nostra Costituzione, quella Costituzione che la maggioranza politica di questo Consiglio Comunale venera a parole ma calpesta nei fatti); ora il danno alla democrazia e alle sue forme che scaturisce dalla Sua decisione di rifiutare l’urgenza a una mozione che chiedeva di discutere di un tema così importante e, proprio per tale importanza, non differibile ad altra data.
Signor Presidente, colleghi Consiglieri, credo che fosse mio dovere, come vice-Presidente di questo Consiglio Comunale, richiamare tutti al rispetto delle forme che sono a garanzia della democraticità di questo organo eletto dai cittadini. Per quanto mi riguarda, valuterò tutte le possibilità previste dalla legge per impugnare una decisione, come quella assunta dal Presidente Perego, che non trova giustificazione alcuna se non quella di ottemperare ai dettami e alle volontà della maggioranza che lo ha eletto. Una maggioranza che è tale dentro il Palazzo (ed anzi si è recentemente allargata raccattando consiglieri eletti col centrodestra che hanno tradito il mandato popolare) ma che è ormai minoranza nei sentimenti e nelle convinzioni dei cittadini di Sestri Levante.
*Vice-Presidente del Consiglio Comunale di Sestri Levante
Consigliere comunale di Forza Italia, Sestri Levante