sabato 1 gennaio 2005

Sestri Levante fa pagare alla città la propaganda contro il governo

"Il Giornale" - edizione Genova del 29 dicembre 2004

di Gianteo Bordero*

“Regalo” di Natale dell’amministrazione di Sestri Levante nelle case dei cittadini della “Bimare”. Puntuale, nei giorni che precedono le festività di fine anno, è giunto nelle cassette postali dei sestresi il giornalino comunale “Sestri Levante Notizie”. 32 pagine, pagate con i soldi provenienti dalle tasche dei contribuenti, di pura propaganda a senso unico. Che poi, a Sestri Levante, guidata da una giunta “rossa” a maggioranza diessina, significa propaganda per esaltare – da un lato - le “magnifiche sorti e progressive” verso cui la giunta starebbe conducendo la città e per stigmatizzare e deprecare - dall’altro lato - il “cattivo” e “incapace” governo di centrodestra che invece, a detta di lorsignori, starebbe conducendo l’Italia in un baratro di recessione e impoverimento.

Chi se ne importa se le suddette 32 pagine vengono finanziate, di fatto, da tutti i cittadini (di centrodestra o centrosinistra che siano – quando si impongono tasse e gabelle il colore politico del contribuente poco importa all’Amministrazione!). Chi se ne importa se un normale e minimo concetto di democrazia imporrebbe un trattamento corretto delle forze politiche che stanno all’opposizione. Checché se ne dica, lorsignori sono proprio e sempre loro, con la loro “cultura” politica “mandarina”, ereditata da un passato “rosso” che non vuole passare, e secondo cui un’élite illuminata deve guidare, istruire e dirigere un popolo “bue”, incapace di scegliere e determinare da solo la strada al proprio sviluppo e alla propria realizzazione.

Così, delle 32 pagine, 23 sono dedicate all’autoglorificazione dei provvedimenti della giunta e alla demonizzazione dell’operato del governo centrale; 2 pagine contengono gli interventi dei gruppi consiliari di maggioranza (Ds, Margherita, Lista Civica “Insieme protagonisti”) e 2 pagine, in fondo al giornalino, danno la parola – si fa per dire – ai gruppi di opposizione. Stipate in due pagine, dunque, stanno le riflessioni di ben 5 forze politiche: Forza Italia, Udc, Socialisti, Rifondazione Comunista, lista civica “Città partecipata”. Ma come? Non sono proprio loro, i diessini e i “margheriti”, i signori della “par condicio”, che gridano allo scandalo per il presunto “regime” mediatico berlusconiano? Non sono sempre loro che, della suddetta “par condicio”, hanno fatto una questione morale da gettare in faccia, a ogni pie’ sospinto, a chi non la pensa come loro?

La verità, in questo caso, emerge a tutto tondo. Mentre il Cavaliere che sta al governo, con la sua cultura liberale, sa distinguere tra servizio pubblico e servizio privato, tra ciò che viene pagato dalle tasche dei contribuenti e ciò che viene finanziato da soggetti privati, invece gli “illuminati” di sinistra, quelli dello Stato “invadente”, “prevalente”, “mangiasoldi” (per usare le espressioni berlusconiane), usano i soldi pubblici per fare propaganda “privata”, partigiana e, ancor peggio, falsa e menzognera. Fino al punto di arrivare a scrivere, nel giornalino, per mano di un giovane e inesperto assessore al Bilancio e alle Finanze, che la riduzione delle tasse messa in atto dal governo della Casa delle Libertà è una "scelta politica scellerata", fatta "rinunciando ad una politica di equità fiscale, avvantaggiando i miliardari e gli arcimiliardari".

Bisogna ringraziare questo assessore per la sua franchezza. Almeno ci hanno detto chiaro, i signori della sinistra, che per loro ridurre le imposte e il carico fiscale sui cittadini è una scelta "scellerata". Loro preferiscono tassare e tartassare (Sestri Levante è un esempio lampante), e usare i soldi pubblici per finanziare la loro propaganda “privata”. Singolare concetto di libertà e democrazia.
*Consigliere Comunale di Forza Italia, Sestri Levante

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