La dignità di Quattrocchi,
il cinismo dei no global
di Gianteo Bordero e Stefano Doroni - 11 gennaio 2006
di Gianteo Bordero e Stefano Doroni - 11 gennaio 2006
Di fronte alle immagini del video dell'esecuzione di Fabrizio Quattrocchi, trasmesse lunedì sera dal Tg1, il primo moto spontaneo è quello di inchinarsi commossi e fare tanto di cappello alla memoria di chi ha saputo testimoniare fino in fondo, pagandola con la vita, la sua fedeltà al sentimento d'appartenenza a un popolo, a una storia, a una patria. Fabrizio Quattrocchi è morto così, in ginocchio in una fossa scavata da quelli che comunisti, pacifinti e arcobalenati vari nostrani hanno definito «resistenti» iracheni, con in bocca le parole «vi faccio vedere come muore un italiano»...CONTINUA...
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